
Zanzare, api, moscerini: ecco come difendersi
Se c’è un aspetto dell’estate che tutti vorremmo evitare è la fastidiosissima presenza di zanzare, api, moscerini ed insetti di ogni sorta. Questi non solo sono capaci di rovinare un’escursione o una piacevole serata all’aperto a causa delle loro punture, ma ci regalano anche notti insonni per il loro insopportabile ronzio.
Come difendersi da questo supplizio e godere appieno dei benefici offerti da questa magnifica stagione? Con qualche piccolo accorgimento è possibile tenere alla larga i detestabili animaletti, senza dover fare indigestione di peperoncino, aglio o lievito di birra e senza doverci spalmare intrugli a base di menta e basilico o aceto. I rimedi della nonna, insomma, in questo caso sono inefficaci e per di più hanno effetti spiacevoli: con l’odore discutibile che emanerete, più che allontanare gli insetti finirete con l’allontanare le persone! Relativamente efficaci anche tutti i prodotti di origine vegetale: olio di eucalipto, olio di citronella, olio di geranio, chiodi di garofano. La loro protezione non dura più di 20/40 minuti e spesso sono causa di irritazioni cutanee.
Contrariamente al pensiero comune i repellenti chimici non solo sono molto più tollerati dalla pelle, ma sono anche più efficaci di quelli vegetali. Sarebbe auspicabile indossare indumenti a maniche lunghe, ma l’afa lo rende spesso impossibile, per cui la migliore alternativa è ricorrere ad abiti chiari che rendano l’insetto facilmente individuabile e proteggere le parti esposte con repellenti di sintesi. I più diffusi ed efficaci sono a base di KBR (icaridina) e DEET (dietiltuoloamide) e vanno utilizzati sempre con le dovute precauzioni.
Ѐ bene leggere le istruzioni e attenersi al modo d’uso del prodotto, non utilizzarlo su tagli, ferite e abrasioni, non spruzzarlo direttamente sul viso, applicarlo sui bambini con le proprie mani e ricordare che è composto da sostanze non resistenti all’acqua e perciò va riapplicato in caso di eccessiva sudorazione, bagni o altro. Tuttavia per gli ecologisti più ostinati un rimedio forse c’è: la catambra, pianta di cui Giovanni Ambrogio ha scoperto recentemente la capacità di rilasciare sostanze dall’odore alquanto sgradito alle zanzare.
Se invece cogliamo chiedere una mano alla tecnologia, è il caso di ricorrere ad una pratica ed efficiente lampada antizanzare, magari a luce UV e provvista di cartoncino collante in grado di ovviare al problema con la massima efficacia. Ormai le lampade elettriche cattura insetti sono all’avanguardia e – cosa da non sottovalutare – rispettano le procedure e le normative HACCP, pertanto possono essere installate indifferentemente sia nelle abitazioni domestiche che in attività ristorative, industrie alimentari o strutture ricettive.
Altri accorgimenti utili sono: evitare l’utilizzo di lozioni o profumi, evitare di sostare a lungo nei pressi di cibi dolci, chiudere i rifiuti in appositi contenitori e, se il luogo dove ci troviamo non è stato bonificato, fare attenzione ad uscire dopo il tramonto perché il rischio di morsi è maggiore. Inoltre evitare di lasciare all’aperto vasi e sottovasi dove si raccoglie l’acqua e utilizzare nei tombini prodotti specifici per uccidere le larve, poiché le zanzare depongono uova dove è presente acqua stantia. Ma il sistema più valido in assoluto, non tossico, privo di controindicazioni e ottimo per tutte l’età rimane la tanto semplice quanto efficace installazione di zanzariere a porte e finestre.
Come comportarsi invece se il danno è già fatto? In caso di puntura, no a rimedi come limone o ammoniaca, sì a prodotti rinfrescanti e lenitivi come aloe, mentolo, glicerina e all’applicazione di ghiaccio avvolto in un panno per il gonfiore. Soprattutto è indispensabile resistere all’irrefrenabile impulso a grattarsi, poiché si rischiano pericolose infezioni. Infine è bene rivolgersi ad un medico se si verificano reazioni particolarmente intense o campanelli d’allarme quali difficoltà respiratorie, nausea, battito cardiaco debole.
Daria Albini