
‘Yo Bitch’, la voce di Jesse Pinkman torna in una App
Annunciata quest'oggi dall'attore, 'Yo Bitch' permette di inviare messaggi tramite la voce di Jesse Pinkman, il celebre co-protagonista di Breaking Bad
Alzi la mano chi, dopo la conclusione di Breaking Bad, ha sentito una sensazione di vuoto nel proprio tempo libero. D’altronde, una serie che ha vinto praticamente tutto, annichilendo la concorrenza a suon di share, è normale che lasci il segno. Qualcuno sarà pertanto felice di sapere che Jesse Pinkman è tornato, ed è disponibile a comunicare con i vostri amici, con quello stile che l’ha reso celebre. Quest’oggi difatti, Aaron Paul, l’attore che interpreta lo strampalato teenager americano nella serie, ha lanciato la sua App di messaggistica, chiamata, com’era prevedibile, ‘Yo Bitch’,
MESSAGGI COLORITI – L’uscita della nuova App è stata data dallo stesso attore quest’oggi su Twitter. Di base, è molto simile alla già conosciuta app di messaggistica ‘Yo’, ma i termini usati da Jesse, come potete immaginare, sono decisamente più coloriti. Attualmente ‘Yo Bitch‘ è disponibile solamente per Ios, ma la versione per Android è già stata annunciata ad inizio 2015.
AGGIORNAMENTI A PAGAMENTO – L’App, per ora solamente in lingua inglese, permetterà di inviare messaggi vocali con le registrazioni delle frasi più popolari dette da Jesse Pinkman in Breaking Bad. Il repertorio, attualmente piuttosto scarso, è composto solamente di quattro differenti versioni della frase da cui l’App prende il nome. Tuttavia, è possibile scaricare alcuni pacchetti di aggiornamento, il cui costo è di un dollaro ciascuno. Sono per ora disponibili il ‘Socrates Pack’, che permette di inviare i messaggi sotto forma di domanda, ed il ‘Love Pack’, contenente messaggi, per modo di dire, romantici.
CRITICHE ED ELOGI – L’uscita della nuova App, considerata la popolarità di cui gode l’autore, non ha di certo lasciato indifferenti i blogger statunitensi, diametralmente divisi in due fazioni. Se per alcuni difatti si tratta di un’idea simpatica, utile per mandare messaggi divertenti ai propri contatti, per altri si tratta solo di un’operazione di marketing poco riuscita, basata su un prodotto piuttosto banale.
Carlo Perigli
@c_perigli
foto: ojotele.com twitter.com/aaronpaul_8