
WSBK, settimo round: Biaggi e Aprilia conquistano l’America
Complice l’uscita di scena dei principali avversari, il binomio tutto italiano fa doppietta e si porta al comando della classifica iridata
di Mara Guarino
Salt Lake City- Inusuale appuntamento di Lunedì sul circuito di Miller Motorsports Park, nello Utah. Mentre l’America festeggia il Memorial Day, l’Italia può esultare per il doppio successo di Max Biaggi, che centra quinta e sesta vittoria stagionale. E, soprattutto, scavalca in classifica il diretto rivale Leon Haslam, passando da -15 punti (di svantaggio) a quota +15 punti (di vantaggio). Per gli amanti dei numeri, siamo a 257 contro 242.
La casa di Noale conferma dunque la bontà del suo progetto ma non si può negare che, nella trasferta statunitense, sia assista da un pizzico di fortuna. La Ducati di Checa dà forfait per ben due volte sul più bello, mentre Haslam scivola in gara 2, nel tentativo di rimediare ad una brutta partenza. Ma la storia insegna che i mondiali si vincono anche così, approfittando dei demeriti e degli errori altrui. Certo, la strada è ancora lunga ma il “corsaro” conferma sempre più il pronostico di indiscusso favorito al titolo.
GARA 1- E’ Max Biaggi a tagliare per primo il traguardo ma, non ce ne voglia il romano, protagonista indiscusso della prima manche è Carlos Checa. Lo spagnolo, che scatta dalla pole, si fa beffare da entrambe le Aprilia ufficiali in partenza. Ma lui e la sua Ducati sembrano avere un marcia in più e, in un paio di giri, guadagnano nuovamente il comando. L’intenzione è chiara: vincere in solitaria. Solo Biaggi riesce a tener testa e, tra i due, scatta un botta e risposta di giri veloci. Gli altri finiscono inevitabilmente seminati, con Haga, Camier e Haslam, impegnati in un una lotta serrata per la terza piazza. E proprio quando anche là davanti pare profilarsi un bel duello, Checa dà lo strappo definitivo e mette due secondi tra sé e l’RSV4 del centauro italiano, ancora una volta velocissimo sul rettilineo. All’improvviso, però, il colpo di scena: a tre giri dal termine, un problema elettrico impone il ritiro a Checa: parcheggiata la sua moto a bordo pista, il pilota del team Althea vede dunque sfumare le sue ultime chances di tornare in lizza per il mondiale. Che è invece sempre più una questione a due, tra un Biaggi in versione “al posto giusto al momento giusto” e Leon Haslam, che porta la Suzuki sul secondo gradino del podio. Alle sue spalle, a prevalere sul giovane Camier è Noriyuki Haga, in pieno riscatto dopo un opaco avvio di stagione. Male invece l’altra Ducati ufficiale, quella di Michel Fabrizio, scivolato nel corso del secondo giorno. Sempre sul fronte piloti italiani, da segnalare poi il buon settimo posto di Luca Scassa.
- Carlos Checa in sella alla Ducati del Team Althea
GARA 2 – Il copione della manche precedente sembra ripetersi sin dalle primissime battute. Questa volta, Checa scatta bene dalla casella di partenza, con Biaggi ancora impegnato in un inseguimento. Pessimo avvio invece per Leon Haslam, scivolato in decima posizione. Male per lui e la Suzuki, bene per lo spettacolo, che guadagna una rimonta forsennata, a suon di sorpassi e staccate. La foga di recuperare punti preziosi è però troppa, per quanto comprensibile: il motociclista britannico finisce a terra. Quasi in contemporanea, Checa rompe di nuovo. Una gara davvero da dimenticare per lui. I grandi campioni dicono che nelle competizioni a motori non ha senso parlare di sfortuna, perché è tutta una questione di messa a punto e affidabilità del mezzo: ma che jella! A questo punto,anche se il tabellone ricorda che è solo l’ottavo giro, a Biaggi non resta che controllare, fino alla vittoria finale. Dietro di lui, è bagarre per il podio: Corser, secondo alla metà di gara, è passato in successione da Camier, Crutchlow (protagonista di una caduta incolpevole in gara 1) e Haga. All’arrivo è dunque doppietta per Aprilia Alitalia. Prestazione incolore per gli altri italiani in pista: Fabrizio e Scassa chiudono rispettivamente nono e decimo.
Prossimo appuntamento, assolutamente da non perdere, il 27/06 a Misano Adriatico
Foto via http://farm5.static.flickr.com/4056/4595481590_12e7577623_b.jpg