World Press Photo 2019 a Roma: ecco le immagini premiate nel 2019

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World Press Photo 2019, come da due anni a questa parte, è ospitata a Palazzo delle Esposizioni di Roma fino al 26 maggio. La mostra, promossa da Roma Capitale – Assessorato alla Crescita Culturale e organizzata dall’Azienda Speciale Palaexpo in collaborazione con 10b Photography, accoglie in prima mondiale le 140 foto finaliste del prestigioso contest di fotogiornalismo, che dal 1955 premia ogni anno i migliori fotografi professionisti, contribuendo così a costruire la storia del miglior giornalismo visivo mondiale.

Una giuria indipendente composta, con un numero eguale di uomini e donne, da esperti del settore e presieduta da Whitney C. Johnson, vicepresidente Visuals e Immersive Experiences presso National Geographic, ha selezionato anche quest’anno i partecipanti al World Press Photo Contest 2019. I candidati sono 43, provenienti da 25 differenti paesi: Australia, Belgio, Brasile, Canada, Repubblica Ceca, Egitto, Francia, Germania, Ungheria, Iran, Italia, Messico, Paesi Bassi, Norvegia, Filippine, Portogallo, Russia, Sud Africa, Spagna, Svezia, Syria, Turchia, Regno Unito, Stati Uniti, e Venezuela. Di questi, 14 sono donne (32%), il che rappresenta un significativo aumento rispetto al Photo Contest del 2018, dove solo il 12% dei candidati erano fotografe donne.

LA FOTO VINCITRICE: Lo scatto vincitore è stato Crying Girl on the Border che mostra la piccola Yanela Sánchez, originaria dell’Honduras, che si dispera mentre lei e la madre Sandra Sánchez vengono arrestate da agenti della polizia di frontiera statunitense a McAllen, in Texas, il 12 giugno 2018. Autore della foto è John Moore che si conferma fotogiornalista sensibile ed attento alla dignità dei soggetti che rappresenta mentre segue le notizie. La sua è un’immagine efficace e, al tempo stesso, umanamente struggente. In una frazione di secondo si sintetizza la disumanizzazione di certa politica miope di fronte alle grandi sfide del nostro tempo. Un’immagine diventata “virale” subito dopo la sua prima pubblicazione e che ha saputo rappresentare più di mille parole la critica all’attuale politica di Trump sull’immigrazione.

PREMIO WORLD PRESS PHOTO STORY OF THE YEAR: Per questa 62esima edizione del concorso fotografico, la Fondazione World Press Photo ha introdotto un nuovo importante premio: il “World Press Photo Story of the Year“. Come la “World Press Photo of the Year”, questo nuovo riconoscimento vuole rendere omaggio ai fotografi le cui capacità visive e le abilità hanno prodotto storie dall’editing eccellente e una sequenza che cattura un evento o una questione di rilevante importanza dell’anno appena concluso. Ad aggiudicarsi questo premio è stato Pieter Ten Hoopen con The Migrant Caravan. L’immagine mostra un gruppo di persone che corre verso un camion che si è fermato per dare loro un passaggio, fuori Tapanatepec, in Messico, il 30 ottobre 2018, per raggiungere gli Stati Uniti.

LA SEZIONE DEDICATA AL DIGITAL STORYTELLING E ALTRI PREMI: In mostra da quest’anno anche una sezione dedicata al Digital Storytelling con una serie di video che raccontano gli eventi cruciali del nostro tempo. Sullo stesso tema, il 16 maggio alle 18:00 presso Palazzo delle Esposizioni, si terrà l’incontro ‘Oltre la fotografia, il Digital Storytelling del World Press Photo: nuovi linguaggi per la narrazione giornalistica digitale’ alla presenza di uno dei vincitori della sezione Digital Storytelling. L’esposizione del World Press Photo 2019 nel suo insieme rappresenta un documento storico che permette di rivivere le storie che caratterizzano la contemporaneità nelle sue molteplici sfaccettature.

Il suo carattere internazionale e le migliaia di persone che ogni anno nel mondo visitano la mostra, sono la dimostrazione della capacità che le immagini hanno di trascendere differenze culturali e linguistiche, per raggiungere livelli altissimi e immediati di comunicazione. Sono stati inoltre premiati quattro italiani: Marco Gualazzini, 1° premio sezione Ambiente, con il suo reportage sulla grave crisi umanitaria in corso lungo il bacino del Lago Ciad, Lorenzo Tugnoli, 1° premio, reportage, sezione Notizie Generali, con La crisi in Yemen, Daniele Volpe, 2° premio, foto singole, sezione Notizie Generali con Still Life Volcano, e Matteo Delbò con la giornalista Chiara Avesani, 3° premio, short, sezione Digital Storytelling.

La mostra viaggerà poi verso Matera in occasione di Matera Capitale della cultura 2019 e in autunno si terrà a Ferrara durante il Festival di Internazionale.

Chiara Campanella

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