
WikiLeaks: ‘Il Vaticano difese il regime di Pinochet’
WikiLeaks ha pubblicato oggi dei documenti diplomatici e di intelligence degli anni settanta dove emerge come il Vaticano abbia negato la gravità dei massacri dell’ex dittatore cileno Augusto Pinochet bollandoli come propaganda comunista.
Tra le altre, una conversazione tra l’allora vicesegretario di Stato Vaticano, Giovanni Benelli e il Segretario di Stato americano Henry Kissinger. Benelli espresse “la preoccupazione sua e del Papa per la campagna orchestrata dalla internazionale comunista che ha equivocato completamente le realtà sulla situazione cilena definendo l’esagerata copertura degli eventi possibilmente come uno dei più grandi successi della propaganda comunista”.
Il vicesegretario di Stato Vaticano, come si legge ancora nel documento, ha poi “osservato come sia stato versato del sangue ma l’alto prelato ha proseguito affermando che i vescovi cileni lo avevano assicurato che le storie riguardanti le brutali rappresaglie nei media sono infondate”. La conversazione avvenne cinque settimane dopo la presa del potere con un golpe da parte di Pinochet.
Stando ai documenti il Vaticano avrebbe poi realizzato la grandezza degli abusi del regime ma rifiutandosi sempre di criticare Pinochet, mantenendo regolari rapporti diplomatici.
Durante la sua dittatura militare, Pinochet attuò una forte repressione dell’opposizione, ritenuta un vero sterminio di massa con l’uccisione di circa tremila oppositori politici, con sistematiche violazioni dei diritti umani.
Considerando le sparizioni forzate e i soprusi regolari, si pensa che il regime cileno possa aver ucciso nel complesso circa quarantamila persone.
Gian Piero Bruno
@GianFou
Foto: actualidad.rt.com