Wakeupnews all’EICMA 2010: amanti delle moto alla riscossa

Le moto rappresentano per i loro tifosi emozioni allo stato puro. Poterle toccare e vedere dal vivo è una gioia indescrivibile per tutti gli appassionati che vanno dunque ad Eicma per regalarsi un sogno

La Ducati Desmosedici di Casey Stoner (wakeupnews.eu/Mara Guarino)

Rho, Milano – Mette quasi tristezza pensare che tutto è stato già sgomberato.  E alla fine, di questo 68° appuntamento con il salone del Ciclo e del Motociclo non sono rimasti che grafici, statistiche e percentuali. Sul numero dei visitatori, sulle vendite, sull’andamento dei prezzi e i trend del mercato. Per fortuna, però, agli ospiti resterà qualcosa di più: fotografie, autografi ma soprattutto bei ricordi, la sensazione di aver buttato l’occhio su un piccolo grande squarcio di paradiso a due ruote. Un mondo fatto di lustrini, stand faraonici, bolidi a due ruote, cimeli del mondo delle corse e, perché no, di tante belle ragazze. Perché, si sa, il binomio donne e motori non guasta mai.

Ma anche la strada per il paradiso può rivelarsi lunga e tortuosa, soprattutto se prima bisogna passare dal purgatorio della biglietteria. La nostra giornata inizia con l’apertura, fissata per le ore 10.00, ma sono molte le persone che arrivano da fuori e con largo anticipo. Data la folla, diventa addirittura necessario creare vari punti di sbarramento  per evitare l’assalto. Complice la presenza di tanti ragazzi e adolescenti (chissà quante assenze a scuola), non mancano momenti di tensione e inciviltà, tra cori e insulti.  Forse non guasterebbe, per l’anno prossimo, pensare a soluzioni differenti, così da evitare le code interminabili. Fare più pushing sulla prevendita on- line potrebbe essere una buona strada.

All’apertura dei tornelli è già tutto dimenticato. Il colpo d’occhio è incredibile. Ogni stand è un mondo a sé. Molti i marchi prestigiosi che hanno deciso di puntare sul design, sul lusso e sui giochi di luce; non mancano tuttavia scelte, pur nei limiti del caso, più minimaliste, come quella di Honda. La casa giapponese espone i suoi cavalli di razza su un semplice sfondo bianco, ma sa comunque come irretire il pubblico e colpisce l’attenzione generale con delle bellissime riproduzione dei suoi modelli storici in formato minimoto. Dei veri gioiellini in miniatura. Ducati è invece, ovviamente, un tripudio di rosso: un gigantesco ledwall ricorda a tutti della neonata Diavel che, in effetti, è pressoché inavvicinabile, tanta è la curiosità verso le novità arrivate da Borgo Panigale. Fa  impressione vedere quasi trascurata la Desmosedici di Stoner.

L’interno della Clinica mobile del Motomondiale (wakeupnews.eu/Mara Guarino)

Grande riscontro di pubblico anche per Kawasaki. Pavimento nero scintillante, luci soffuse, qualche immancabile tocco di verde e tante stradali da provare: ecco la ricetta usata per far breccia nel cuore degli appassionati, che non sembrano dunque soffrire troppo la mancanza di merchandising legato alla MotoGp. Non mancano invece i richiami al motomondiale da parte di AGV, che, giustamente, celebra Valentino Rossi esponendo la sua tuta (con tanto di graffi e strappi) e alcuni dei suoi caschi storici. E sempre per restare in tema, davvero affascinante poter vedere ciò che accade all’interno della clinica mobile del mitico Dottor Costa. Sembra quasi di poterlo immaginare mentre si prende cura, fisicamente e moralmente, dei suoi “eroi”.

Eppure non si vive di sola MotoGp, soprattutto quest’anno che il salone e l’ultimo gran premio di Valencia si svolgono in concomitanza. Vengono quindi gli altri campionati motoristici in soccorso ad offrire i loro ospiti illustri. Dalla Wsbk arriva Troy Corser, dalla MX1 il campione del mondo Antonio Tony Cairoli. E non poteva certo mancare Max Biaggi, ospite di Suomy e Aprilia. Per lui è un vero bagno di folla. Tante le persone arrivate ad EICMA apposta per vedere il centauro di Roma, tanti quelli che si fermano incuriositi dalle sue recenti gesta sportive benché ancora titubanti nei confronti del corsaro e della sua nomea di “antipatico doc”.  Ma il salone è innanzitutto una grande festa per appassionati e tifosi e da parte di tutti, piloti compresi, è evidente la voglia di regalare un sogno a grandi e piccini.

Con queste premesse, gli organizzatori non devono di certo temere i numeri del giorno dopo. L’obiettivo centrale, offrire svago e divertimento, è già bello che centrato. Nel frattempo, i primi dati iniziano ad arrivare: il 25% di affluenza in più rispetto allo scorso anno. Un successo ampiamente meritato.

Mara Guarino

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