
W Zorro, il nuovo musical di Stefano D’Orazio
Roma – Dopo il grande successo di Pinocchio, Aladin e Mamma Mia! torna in scena la penna di Stefano D’Orazio. Suo il musical che fa rivivere per la prima volta sul palcoscenico d’Italia Zorro, l’eroe mascherato che da sempre ha lasciato il segno nell’immaginario di diverse generazioni.
Ha debuttato ieri sera al Teatro Sistina di Roma dove rimarrà fino al 21 ottobre, per poi spostarsi lungo tutto lo stivale nei più importanti teatri italiani. Da Milano a Napoli, da Bologna a Palermo, da Torino a Firenze passando per le isole e molte altre città. W Zorro saprà farsi apprezzare e applaudire da grandi e piccini. E non potrebbe essere altrimenti. Una storia originale che fonde nuovi personaggi con i protagonisti dei racconti che la tradizione ci ha abituato a conoscere. Il tutto condito da combattimenti al filo di spada, sonorità ispanoamericane e coreografie davvero sorprendenti.
A garantire la qualità e – sicuramente – il successo, i grandi nomi che hanno partecipato alla realizzazione dello spettacolo. Oltre a D’Orazio, suoi testi e liriche, l’inseparabile amico dei Pooh Roby Facchinetti, che ha curato le musiche, e Fabrizio Angelini che firma le coreografie e la regia in collaborazione con Gianfranco Vergoni. La direzione artistica è di Lello Abate, che con Barbara Rendano cura anche la produzione per conto di Medina, mentre la direzione musicale è affidata a Giovanni Maria Lori. Vocal coach d’eccezione Rossana Casale. Le scenografie sono di Aldo De Lorenzo, i costumi di Zaira De Vincentiis e le luci di Umile Vainieri. E ciliegina sulla torta, il pluricampione del mondo di spada Stefano Pantano che ha insegnato a tirare di scherma ad attori e ballerini.
Con uno staff così non potevano non essere chiamati in causa attori di un certo spessore. Ecco allora che a vestire i panni del celeberrimo eroe dal cuore grande e la spada veloce ci pensa Michel Altieri, l’attore italo-francese già protagonista dei musical La Bella e la Bestia e Dracula, in scena a New York. Accanto a lui Alberta Izzo nelle vesti di Cecilia, già nota per Hallo Dolly, Grease, Tutti insieme appassionatamente e tanti altri. Ed ancora: Roberto Rossetti (Don Juan De Salvatierra), Jacqueline Ferry (Consuelo), Maurizio Semeraro (Henriquez Diego Pinto Garcìa), Fabrizio Checcacci (William Lamport e Fra Diego de La Cruz) e un ensemble di 6 danzatrici e 6 danzatori/acrobati.
Uno spettacolo assolutamente da non perdere, soprattutto per gli amanti del genere. C’è da dire però che dopo Pinocchio e Aladin ci si sarebbe aspettato qualcosa di più in questa storia – risulta un po’ lento il primo atto, anche se con il secondo si recupera bene – ma di certo, e qui entro subito in contraddizione, non si può fare il paragone con i personaggi fantastici delle favole targate Disney, che per il solo fatto di essere immaginari catapultano lo spettatore in una dimensione incantata.
Dunque, onore al merito per D’Orazio e per la sua nuova fatica che riporta alla luce un personaggio realmente esistito che, oltre a far sognare i più piccini con la sua maschera e i suoi rocamboleschi combattimenti, fa divertire in assoluta tranquillità anche gli adulti. Per quest’ultimi, se vogliamo e senza demagogia, uno spiraglio di luce di fronte al disorientante scenario politico ed economico attuale: ognuno di noi nel suo piccolo potrebbe essere uno Zorro e ognuno di noi, magari solo per un attimo, può immaginare che prima o poi un eroe mascherato arriverà a risolvere anche i problemi e le ingiustizie che ci affliggono. Come dice D’Orazio «Zorro combatte le ingiustizie, i soprusi, è l’eroe di cui tutti abbiamo bisogno per sperare in qualcosa di meglio, Zorro è la nostra voglia di cambiare”. Emblematica a riguardo la strofa del brano che chiude lo spettacolo: «Zorro è solo una scintilla che può scatenare un fuoco […] Zorro è il cuore e la speranza che da forza a chi ci crede, ma gli eroi di tanta fede siete voi (…)».
Insomma il Cavaliere Nero dal cuore d’oro, ieri come oggi, è pronto a rapire chiunque si lascerà trasportare da questa meravigliosa avventura. È proprio il caso di dire: W Zorro, il musical che lascia il segno!
Fabrizio Giona
Guarda la conferenza stampa di presentazione di “W Zorro“