VIDEO Tacco e grinta, il nuovo Menez ha stregato il Diavolo

Protagonista assoluto nelle prime due giornate, ieri Menez ha deliziato tutti con un colpo di tacco strepitoso. Ma saprà dare continuità alle sue giocate?

La gara del Tardini ha regalato al popolo rossonero una certezza e una sorpresa. Il Milan c’è, e nonostante una fase difensiva non proprio impeccabile, vuole giocarsi le sue carte.  La sorpresa invece si chiama Jeremy Menez, trascinatore dei rossoneri nelle due partite giocate sinora. Inzaghi lo elogia, Berlusconi gli telefona, la tifoseria lo acclama. E il francese risponde con impegno, dedizione, e tecnica sopraffina.

TALENTO DISCONTINUO – Il talento di Menez non è mai stato messo in discussione, ma il ricordo che aveva lasciato di sé dopo la prima esperienza in Italia poneva seri dubbi sulla qualità dell’acquisto. Alla Roma qualche colpo di genio l’aveva fatto vedere, ma erano decisamente inferiori rispetto alle prestazioni anonime, alle volte in cui ‘Houdini‘ scompariva colpevolmente dal rettangolo di gioco, trasformandosi in un giocatore svogliato, lento, e totalmente ininfluente, se non nocivo, nelle manovre offensive della squadra.

GRINTA E CLASSE – Ma, se il buongiorno si vede dal mattino, il Milan ha comprato solo il Dottor Jekyll, lasciando Mr. Hyde al di là delle Alpi. Il francese corre a perdifiato per tutta la partita, saltando gli avversari quasi fossero birilli. Poi, la ciliegina sulla torta, con il colpo di tacco che ammutolisce il Tardini, e fa arrivare Pippo Inzaghi quasi a metà campo. In quel gol c’è la sintesi di ciò che l’allenatore rossonero vuole da Menez. Grinta e caparbietà, per andare a recuperare , anche se con la complicità di Ristovski, un pallone che sembrava perso. E classe, tanta classe, per saltare Mirante con un gioco di prestigio, e depositare in rete con un colpo da maestro.

menezSONO CAMBIATO’ – I tifosi rossoneri sperano che la magia possa durare ancora a lungo, e le dichiarazioni del francese sono rassicuranti. «Sono cambiato già da due tre anni – ha affermato nel post partita – ma a volte la gente ha un’immagine di te e non la cambia. Qui mi sento bene, questa squadra mi aiuta tanto». Una stoccata neanche troppo velata nei confronti dell’ambiente giallorosso, reo, parafrasando le parole del francese, di non averlo mai fatto sentire a proprio agio durante la sua permanenza nella Capitale. Ora ha l’entusiasmo giusto per dare il meglio di sé, ma andiamoci piano, Houdini è in grado di scomparire da un momento all’altro.

 

Carlo Perigli
@c_perigli

foto: calciomercato-milan.it

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