VIDEO Renzi recita una poesia di Borges, ma sbaglia autore e titolo

All'Università di Buenos Aires il Primo ministro italiano Matteo Renzi ha recitato una poesia attribuendola a Borges, sbagliando così sia l'autore che il titolo

Il premier Matteo Renzi, nel corso della sua visita ufficiale in Argentina, si è recato oggi all’Università di Buenos Aires, dove, nel corso di una Lectio Magistralis ha voluto leggere una poesia sull’amicizia di Jorge Luis Borges, riconosciuto all’unanimità come il più grande autore nato nel Paese sudamericano. Questa volta però, nonostante le buone intenzioni del caso, la cornice istituzionale e il momento solenne hanno fatto da sfondo ad una gaffe imperdibile, che la rete ovviamente non ha fatto cadere nel vuoto, proponendone il video a più riprese

ACCENTI, PRONUNCIA, AUTORE: TUTTO SBAGLIATO – Questa volta difatti, il premier italiano ha veramente fatto l’en plein: oltre agli evidenti errori sfoggiati per quanto riguarda accenti e pronuncia, questa volta ad essere sbagliato è perfino l’autore del testo. Difatti la poesia declamata da Renzi non è stata assolutamente scritta da Borges, al quale è stata solamente attribuita in maniera in rete, analogamente a quanto accade ogni giorno per le citazioni affibbiate ai vari personaggi storici. Ma se l’autore del testo è anonimo, di certo chi è cascato nella “trappola della rete” non conosce per niente lo stile dello scrittore argentino, diametralmente opposto a quello della poesia in questione.

LA PASSIONE DI RENZI – Così, il Primo ministro italiano ha recitato la poesia all’interno di un discorso sull’amicizia tra Italia e Argentina. D’altronde, il poema declamato con passione si chiama Amistad, anzi no, perchè effettivamente quella poesia, oltre che un autore, non ha mai avuto un titolo. Certo, almeno fino ad oggi.

Di seguito, il testo della poesia attribuita a Borges e recitata da Renzi nel corso della Lectio Magistralis tenuta da Buenos Aires:

“No puedo darte soluciones para todos los problemas de la vida,
ni tengo respuestas para tus dudas o temores,
pero puedo escucharte y compartirlo contigo.
No puedo cambiar tu pasado ni tu futuro.
Pero cuando me necesites estaré junto a ti.
No puedo evitar que tropieces.
Solamente puedo ofrecerte mi mano para que te sujetes y no caigas.
Tus alegrías, tus triunfos y tus éxitos no son míos.
Pero disfruto sinceramente cuando te veo feliz.
No juzgo las decisiones que tomas en la vida.
Me limito a apoyarte, a estimularte y a ayudarte si me lo pides.
No puedo trazarte limites dentro de los cuales debes actuar,
pero si te ofrezco el espacio necesario para crecer.
No puedo evitar tus sufrimientos cuando alguna pena te parta el corazón,
pero puedo llorar contigo y recoger los pedazos para armarlo de nuevo.
No puedo decirte quien eres ni quien deberías ser.
Solamente puedo quererte como eres y ser tu amigo.
En estos días pensé en mis amigos y amigas,
entre ellos, apareciste tu.
No estabas arriba, ni abajo ni en medio.
No encabezabas ni concluías la lista.
No eras el numero uno ni el numero final.
Y tampoco tengo la pretensión de ser el primero,
el segundo o el tercero de tu lista.
Basta que me quieras como amigo”

Carlo Perigli

 

 

 

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