
VIDEO Rapina una farmacia, viene arrestato e finisce sul web
Arrestato dopo una rapina in farmacia, il video viene pubblicato sul web dalla Questura
Roma – Una rapina in una farmacia romana, quartiere Bolognina: un uomo entra armi in pugno, minaccia clienti e farmacisti, svuota la cassa e si allontana. Poco dopo sarà arrestato. Sembrerebbe una normale notizia di cronaca, non fosse che la Polizia di stato ha deciso di rendere disponibile sul web il video di sicurezza, mostrando l’operazione a tutta la Rete. Ansa è stata la prima agenzia a rilanciare la notizia.
RAPINA – Una rapina in piena regola, quasi fosse un film: capo coperto, clienti spaventati o ignari – se ne notano alcuni sullo sfondo – consegna dell’incasso e veloce fuga dalla porta. L’allarme, però, è giunto comunque e ha consentito alla polizia di giungere sul luogo in tempi rapidi, individuare il malvivente e arrestarlo quando ancora non si era allontanato dal quartiere. Inseguito dagli agenti e arrestato, è stato trovato in possesso di una pistola scacciacani, con la quale aveva minacciato i presenti in farmacia; in una busta di plastica, inoltre, era nascosto il bottino, un buon numero di banconote. La fuga dell’uomo è quindi durata poco e, arrestato, è stato condotto in carcere in attesa del processo.
QUESTURA DI ROMA PRODUZIONI – Il video della rapina, che risale al 18 marzo scorso, è stato rilasciato dalla Questura di Roma, con tanto di logo della Polizia dello Stato e i link Facebook e Twitter per gli account ufficiali. Una scelta da comprendere, analizzare e capire, probabilmente orientata alla prevenzione di simili atti: un po’ come se, mostrando l’efficacia della giustizia, si volessero scoraggiare altre azioni del genere, correndo comunque un poco il rischio di suscitare strane fantasie nei potenziali emuli.
ARRESTO E REITERAZIONE – La prevenzione del crimine, infatti, è un compito che diventa sempre più urgente: l’uomo arrestato per questa rapina, infatti, ha 38 anni ed è un pregiudicato, quindi già noto alle forze dell’ordine. Questa rapina, della quale risponderà davanti al giudice, non è quindi il suo primo atto criminale: la reiterazione, quindi, più che un fatto personale è un fallimento del sistema repressivo. La diffusione del video, quindi, entra in gioco anche nell’ottica dell’educazione preventiva, allo scopo di ridurre l’incidenza criminale.
Andrea Bosio
@AndreaNickBosio