VIDEO Mattia Sangermano, il manifestante di TgCom24: ‘L’Expo? Ci andrò con la scuola’

Mattia Sangermano: questo il nome del manifestante intervistato ieri da TgCom24 durante gli scontri. NoExpo? Macchè, l'Expo andrà a vederlo con la scuola...

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Mattia Sangermano, studente 20enne di Pavia. Questo il nome del manifestante intervistato ieri da TgCom24 durante gli scontri (frame video Repubblica TV)

Dopo i quindici minuti di dubbia notorietà, è arrivato il momento dell’espiazione. Mattia Sangermano, questo il nome del manifestante che ieri si è guadagnato gli onori e gli oneri delle cronache per la sua intervista-choc a TgCom24, è stato rintracciato da Antonio Nasso, Alberto Marzocchi ed Elena Peracchi di Repubblica Tv e si è prodigato in una intervista di scuse. Un video in cui il 20enne studente di Pavia ammette tutti i propri errori ma si difende, dicendo di non aver mai partecipato effettivamente agli scontri di Milano.

MATTIA SANGERMANO, STUDENTE 20ENNE DI PAVIA - Davanti alle telecamere di Repubblica Tv, Mattia Sangermano non è più lo spavaldo devastatore reo confesso del giorno prima. Le idee confuse restano, ma l’esaltazione degli scontri del corteo NoExpo – quando diceva convinto di aver preso parte ad una “bella esperienza” e di  aver spaccato “un po’ di robe” – cede il passo ad una lunga sfilza di scuse: «Chiedo scusa a tutti. Ho espresso un concetto nella maniera sbagliata e nella circostanza sbagliata – dice il 20enne – però sentivo che in quel momento a Milano qualcosa stessa cambiando. C’era un bordello della miseria».

«Di fatto non ho partecipato a nulla, non ho distrutto nulla – si difende Mattia Sangermano – ho sentito tante emozioni e stavo descrivendo quelle emozioni. Mi sono fatto prendere da questa cosa anche se non ho fatto niente». Stamattina il premier Renzi ha bollato i devastatori come “teppistelli figli di papà”, e puntuale arriva la domanda dei cronisti di RepTv, che chiedono conto delle reazioni della famiglia di Mattia Sangermano. «Mio padre si è incazzato di brutto – spiega il ragazzo – ed è incazzato ancora adesso».

“L’EXPO? VADO A VEDERLO CON LA SCUOLA” - Inarrestabile è arrivata la satira a denigrare il manifestante, con le prime pagine Facebook che – una volta scoperto il nome di Mattia Sangermano – ne hanno deriso gli atteggiamenti e l’espressività. Tra tutte cui spiccano i quasi 2000 like a Tutti i “cioè” di Mattia Sangermano, che calca la mano sui numerosi cioè pronunciati durante l’intervista e sul grande senso di smarrimento palesato dal ragazzo. Mattia ha incassato il colpo, ma ora è inutile cercarlo su Facebook o Twitter: il ragazzo ha già disattivato i propri profili, sommerso dalle reazioni e dagli insulti. «Ero in questa manifestazione per puro caso – conclude Mattia – e l’Expo andrò a vederlo con la mia scuola. Non sono dentro i NoExpo, non sono dentro questa protesta. Sono stato preso dai fatti e dagli eventi. Ero esaltato». Partecipare ad una protesta senza rendersi conto del motivo e senza – a quanto pare – essere neanche d’accordo con i motivi della stessa. Se qualcosa a Milano ieri è cambiata, forse è stato il modo di concepire una protesta di piazza.

Francesco Guarino
@fraguarino

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