
Video – L’eruzione dell’Etna mette in ginocchio i paesi a est del vulcano
Catania – Nuova eruzione dell’Etna. Una pioggia di lapilli e grosse pietre incandescenti ieri sera ha investito numerosi paesi del versante est del vulcano attivo più alto d’Europa e si è spinta fino alla costa ionica. È l’ottava eruzione dell’anno e, anche questa volta, ha generato tanta paura e scene di panico da parte degli abitanti delle zone circostanti che hanno assistito allo spaventoso spettacolo di cenere lavica e materiale piroclastico.
Ora è il momento della conta dei danni. I comuni etnei colpiti dall’immensa colonna di cenere sono in ginocchio. Zafferana Etnea e Santa Venerina sono letteralmente ricoperte da uno strato di dieci centimetri di polvere e pietre prodotte dal magma raffreddato dell’Etna: strade e piazze sono per lo più impraticabili. Qui i danni sono al momento incalcolabili. Colpita anche una vasta zona di Acireale dove è stato stabilito il divieto di circolazione delle ciclomotori e moto, mentre per gli altri veicoli è stato fissato il limite di velocità a 20 chilometri orari. Anche a Poltrada è richiesta massima prudenza.
L’eruzione dell’Etna di ieri sera ha inizialmente avuto un rilascio di energia più basso del solito, con una debole attività dai crateri sommitali. Poi in serata c’é stata un’improvvisa accelerazione dell’attività vulcanica con fontane alte sei-settecento metri dalla nuova bocca del lato sud-est.
L’emissione di cenere lavica ha portato alla chiusura dell’aeroporto di Catania per circa un’ora per scopo precauzionale. Cinque voli sono stati dirottati a Palermo ma, una volta conclusa l’eruzione, dopo le 20, è stato disposto il loro rientro nello scalo di Fontanarossa, tornato operativo.
Secondo l’esperto dell’istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Boris Behnck, è stata l’eruzione con maggiore energia dell’anno: «Quando il nuovo cratere sud-est in cima all’ Etna si sveglia dopo aver dormito per qualche tempo, c’è sempre una buona probabilità che questa rinnovata attività evolverà presto in un altro di quegli incredibili “parossismi”, brevi e molto intensi episodi di alta fontane di lava, emissione di cenere, che danno spettacolo in tutta la Sicilia orientale».
Chiara Piselli
(foto: etnatourism.it, nuovosoldo.it)