
VIDEO Giappone, dopo i terremoti si sveglia il vulcano del Monte Aso
Tokyo - Il Giappone continua a non avere tregua dalla natura. Dopo il forte terremoto di giovedì di 6,5 di magnitudo, un’altra forte scossa di magnitudo 7.1 ha colpito il sud ovest del Paese all’ 1:25 di questa mattina. Più precisamente è stata colpita la prefettura di Kumamoto nell’isola di Kyushu. La preoccupazione sale così come il numero di morti e feriti: dopo le scosse susseguitesi dal giovedì almeno 29 morti e 1500 feriti sono stati registrati al momento dalle autorità nipponiche. Al momento si escludono danni alle centrali nucleari di Kagoshima e Saga, anche se intanto la visita del Premier, Shinzo Abe, è stata annullata.
IL VULCANO DEL MONTE ASO – Il Giappone non è una delle terre più sismiche al mondo e uno degli stati più preparati ad affrontare questo tipo di emergenze. Colpisce quindi l’insolito numero dei morti e dei feriti. La forza del movimento tellurico ha attivato anche l’ allerta tsunami nel mare di Ariake, al momento scongiurato. Al momento un altro fattore di preoccupazione è dato dal vulcano del Monte Aso, attivatosi all’incirca alle 23:35 di venerdì, con una breve eruzione avvenuta alle 8:30 di questa mattina con nuvole di fumo alte 100 metri. Il livello d’allarme è stato innalzato ma è tuttavia basso (2 su una scala di 5) in quanto questo vulcano è comunque uno dei più attivi in Giappone.
UN PASSATO PIENO DI EVENTI SISMICI – L’ultimo grande terremoto paragonabile a questo nel sud del Paese è quello di Kobe del 1995 che causò 6500 morti. Se quello di Kobe fu il più dannoso, altri 4 terremoti di magnitudo 6 si sono registrati negli ultimi 20 anni nell’isola di Kyushu. Insomma, la terra continua a tremare e l’allerta sale ma per un Paese come il Giappone sembra una normale anche se triste amministrazione.