
VIDEO- Flashmob a Roma per richiedere la chiusura dei delfinari
Oggi a Roma le associazioni animaliste Lav e Marevivo hanno indetto un flashmob davanti la Fontana di Trevi. L’evento è stato caratterizzato dal remake della celebre gag di Totò della vendita della fontana romana, questa volta non per denaro ma per solidarietà verso i delfini rinchiusi a vita dentro i delfinari, a volte costretti a vivere dentro delle vasche non più grandi del monumento capitolino.
Durante il flashmob hanno fluttuato in ari più di 100 palloncini a forma di delfino per chiedere alle autorità maggiore tutela nei confronti di questi animali. Questa iniziativa fa parte della campagna europea Sos delfini, promossa dall’associazione spagnola Faada e Born Free Foundation.
I delfini in cattività vivono 30 anni di meno, arrivando solo alla soglia dei vent’anni mentre in libertà arrivano anche a 50 anni. Anche le orche che vivono in media tra i 70 ed i 90 anni in cattività muoiono precocemente. In una indagine condotta dalla Lav, emerge come all”interno dei vari parchi acquatici italiani non viene rispettato il Decreto Ministeriale 469/ 2001 in materia di condizioni per il mantenimento in cattività dei delfini Tursiopi, specie scelta nei delfinari per la loro intelligenza; l’esposizione continua ai rumori, al sole, il contatto con il pubblico e le continue esibizioni rappresentano i più frequenti fattori di stress per questi mammiferi.
Durante il Flashmob Lav e Marevivo hanno affermato: « Questa investigazione conferma che i delfinari non hanno alcuna funzione scientifica né educativa tanto che si trovano quasi sempre in parchi di divertimento dove si susseguono spettacoli ed eventi. Il pubblico ne è sempre più consapevole, tanto che il più recente sondaggio Ipsos sul tema conferma che il 68% degli italiani vorrebbe proibire i delfinari e per l’81% i delfini sono più felici in natura ».
Giulia Orsi
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Foto: tgcom24.it