VIDEO – Auto impazzita colpisce il pubblico: 17 feriti
Un fotogramma tratto dal video dell'incidente
Poznan – Un’auto lanciata a tutta velocità che esce di strada fuori controllo e travolge il pubblico che stava assistendo alla gara. E’ successo a Poznan in Polonia, durante un’esibizione automobilistica di prototipi e vetture Gran Turismo. Diciassette persone sono rimaste ferite, tra cui due bambini. Alcuni sono gravi ma, miracolosamente, nessuno è in pericolo di vita. Il terribile incidente è avvenuto domenica a Poznan, in Polonia, durante la tre giorni di Gran Turismo, manifestazione molto nota tra gli appassionati di motori, con esibizioni e sfide tra velocissime supercar: un evento esclusivo, riservato a supercar e ai loro facoltosi proprietari
Come si può vedere dal video che sta circolando in rete, il pilota dell’auto, una Koenigsegg CCR, a pochi metri dal via perde il controllo della vettura finendo per centrare in pieno l’ala di spettatori a lato del percorso. Una nota rilasciata dall’ufficio del governatore provinciale della città polacca parla di dodici feriti gravi, ma non in pericolo di vita. Altre confermano un bilancio di 17 feriti.
Il pilota, di nazionalità norvegese, stava prendendo velocità su un tratto di strada rettilineo, non particolarmente impegnativo e dunque circondato da semplici transenne. La dinamica dell’incidente non è ancora chiara, le autorità locali sono a lavoro per chiarire cosa sia accaduto: c’è la possibilità che all’origine dello sbandamento ci sia un asfalto in condizioni non ideali, ma gli inquirenti stanno anche accertando se il norvegese avesse esperienza sufficiente per guidare un’auto la cui velocità di punta supera i 400 km/h.
Un comunicato presente sul sito della manifestazione rivela che il conducente era sobrio ed aveva già avuto precedenti esperienze alla guida di supercar. Le immagini però sembrano smentire la dichiarazione: il proprietario della supercar svedese si è girato alla prima accelerazione ed ha poi sbandato una volta presa velocità, finendo dritto contro le barriere di protezione.
Alberto Staiz
