
VIDEO Animalisti rubano il cane a un barbone: lui piange disperato
Aggiunto da Rachele Sorrentino il 24/09/2015.
Tags della Galleria Ambiente, Animali
Tags: Animali, attivisti animalisti, attivisti rubano il cane a un barbone, cause animale nord
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Parigi – Forse il motto ‘rubare ai ricchi per dare ai poveri’ non è più di moda in Francia, dove un gruppo di attivisti per i diritti degli animali dell’associazione Cause Animale Nord ha letteralmente strappato dalle mani di un senzatetto il suo unico bene: un piccolo cagnolino. I fatti risalgono a pochi giorni fa: degli animalisti rubano il cane a un barbone fra le strade di Parigi, prendendo il cucciolo con la forza.
ATTIVISTI RUBANO IL CANE A UN BARBONE - L’uomo, disperato, piange e urla a causa della violenza con cui è stato privato del proprio cagnolino. La triste vicenda che ha sconvolto l’opinione francese è stata filmata da un testimone oculare – di nome Nghi Le Duc - e pubblicata su Youtube: in poche ore il furto crudele dell’animale è divenuto virale e l’associazione Cause Animale Nord è entrata nel mirino delle accuse, soprattutto per l’inaudita violenza con cui hanno privato il clochard del suo compagno di vita.
IL BARBONE CADE A TERRA NELLA LOTTA - I tre attivisti che hanno prelevato il cucciolo – tra cui l’uomo in berretto e la donna bionda che si sono accaniti sul clochard – hanno spintonato il barbone a terra per poi avvinghiarsi sull’animale che abbaiava spaventato per l’agguato e l’allontanamento forzato dal suo padrone.
LA CAUSE ANIMALE NORD SI DIFENDE - Nonostante le immagini mostrino un’aggressione insensata e un furto di animale, il gruppo di attivisti francesi ha difeso le proprie mosse a spada tratta. Secondo quanto dichiarato dall’associazione Cause Animale Nord, il cagnolino in questione era malnutrito e sfruttato dal senzatetto – di etnia rom, a loro detta – per accattonaggio. Gli animalisti hanno quindi deciso di salvare il cucciolo da una vita poco decorosa e di dargli una nuova identità, battezzandolo come Vegan, noncuranti del fatto che il cagnolino fosse ormai legato al proprio padrone e che quindi potesse soffrire lo sradicamento forzato dal suo ambiente.
UN CAGNOLINO DA SALVARE? - Per gli animalisti il cucciolo non aveva mai provato l’emozione di correre nei prati, in quanto, a causa del suo padrone che lo sfruttava per richiedere l’elemosina, era cresciuto sui marciapiedi della città. Per quanto riguarda l’aggressione al senzatetto, gli animalisti ritengono che l’uomo sia caduto a terra di sua spontanea volontà, una versione non totalmente confutabile dal video di testimonianza.
Nonostante il cane vivesse in condizioni igienico-sanitarie discrete, questi sembrava alquanto affezionato al proprio padrone che, come molti senzatetto, si prendeva cura di un animale con le proprie possibilità più per godere della compagnia di un essere vivente che per strumentalizzarlo per l’accattonaggio, come volevano far credere gli attivisti francesi.
CHE MALE FANNO UN CANE E UN PADRONE POVERI ? - Sebbene l’associazione abbia fornito una giustificazione potenzialmente valida, il pubblico del web l’ha comunque condannata in quanto, dalle scene riprese nel video, è chiaramente riscontrabile il rapporto d’affetto che legava il senzatetto al proprio cucciolo, a prescindere dalle condizioni in cui entrambi vivevano. Il rantolo del cane allontanato dal padrone ha portato il pubblico a credere all’innocenza del clochard, anche perché non è insolito che un mendicante si prenda cura di un animale. Al web è sembrata più una separazione forzata e sconsiderata che un’azione di salvataggio.
UN SALVATAGGIO CRUDELE - Un video come questo non fa altro che suscitare una domanda dai toni allarmanti: conta davvero di più il benessere di un cucciolo randagio che quella di un essere umano? Perché il cagnolino, ora in istanza di affidamento, potrà sicuramente ricevere dei comfort migliori e tante cure dai suoi nuovi padroni, ma al clochard gli attivisti hanno strappato dalle mani l’unica cosa che aveva, spazzata via nelle lacrime da ideali da rispettare a tutti i costi, anche quando scadono nella crudeltà.
Rachele Sorrentino
@rockeleisrock
Indignazione indignazione
“Gli animalisti hanno quindi deciso di salvare il cucciolo da una vita poco decorosa e di dargli una nuova identità, battezzandolo come Vegan”
Tralasciando la scelta del nome che fa capire quanto siano ritardate queste persone (immagino che l’abbiano chiamato “Vegan” perché entrato a far parte della setta vegana-animalista), ma il senza tetto? Perché non hanno cercato di “aiutare” e “salvare” pure lui?
Ah, giá il senza tetto è brutto e non è coccoloso come il cagnolino quindi ‘sti cazzi che schiatti e muoia di fame tanto, chissenefrega.
E ‘sta gente viene pure a farti lezioni di morale; che pagliacci!
Ah complimenti a tutti gli allocchi fermi impassibili che non hanno fatto nulla che il cane venisse sottratto con la forza al senza tetto in quel modo crudele.
“Ah complimenti a tutti gli allocchi fermi impassibili che non hanno fatto nulla che il cane venisse sottratto con la forza al senza tetto in quel modo crudele.”
Bene, non sono il solo ad aver formulato questo pensiero, schifo assoluto per i presunti “animalisti”, ma altrettanto schifo per i tanti che hanno assistito inermi alla scena, d’accordo riprendere il video per documentare, ma l’azione concreta sarebbe decisamente più utile.