
VIDEO Alluvione Rossano, uomo nuota nel fango per salvarsi
Diffusi i video amatoriali girati durante l'alluvione di Rossano. Momenti di grande paura, che per fortuna non hanno causato morti
Rossano cerca di riprendersi, ma i danni provocati dall’alluvione di ieri rischiano di protrarsi ancora a lungo. Così come resta ancora tanta paura, per una catastrofe che avrebbe potuto trasformarsi in tragedia, ma che per fortuna non ha mietuto alcuna vittima. Ad un giorno di distanza, iniziano a girare in rete i video girati durante l’inondazione, filmati che raccontano la drammaticità dei momenti vissuti nel piccolo comune della provincia di Cosenza. Una colata di fango implacabile che trascina via le auto, mentre un uomo cerca di nuotare per salvarsi. Sui balconi, le persone urlano disperate temendo il peggio.
OGGI IL RIENTRO A ROSSANO - Secondo quanto riportato da Ansa, una parte consistente delle cinquecento persone evacuate ieri potrà rientrare a casa entro stasera. La decisione è stata presa dal prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao, e dal sindaco di Rossano Giuseppe Antoniotti, dopo un primo incontro tenuto della sede del Centro operativo misto – Com – allestito allo stadio della città, nel corso del quale le autorità hanno fatto il punto della situazione. Da un primo controllo non sembrano essere emerse situazioni particolari, ma sono previsti comunque dei sopralluoghi per verificare la staticità degli edifici ritenuti maggiormente danneggiati dall’alluvione.
DANNI ALL’ECONOMIA E RISCHIO IDROGEOLOGICO- A preoccupare nel lungo periodo saranno anche i danni recati all’economia della città, considerata l’ormai certa chiusura anticipata della stagione estiva. Gravemente danneggiata anche l’agricoltura, con la distruzione di diversi ettari di terreno. A peggiorare la situazione, il rischio idrogeologico a cui è sottoposto il versante ionico della Calabria, denunciato da diverse associazioni ambientaliste e certificato dalla Protezione civile, che ha segnalato un livello di criticità rossa in tutta la zona. Particolarmente critico il presidente di Legambiente Calabria, Francesco Falcone, che ha spronato la Regione a dichiarare lo stato di emergenza e ad intervenire per bloccare il consumo del suolo. «Solo fermando la cementificazione selvaggia, l’aggressione ai fiumi e ai boschi», afferma Falcone, «sarà possibile diminuire i rischi degli effetti climatici estremi, oggi sempre più frequenti»
Carlo Perigli