
Van Gogh e Gauguin a Genova: il viaggio in pittura
L’autunno scorso la celebre tela di Paul Gauguin Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo, è sbarcata per la seconda volta in Europa e per la prima in Italia. Una decina di anni fa era stata Parigi ad ospitarla, mentre quest’anno il capolavoro dell’artista francese è giunto nel Palazzo Ducale di Genova, dove rimarrà fino alla prossima primavera.
Si tratta di una pietra miliare della pittura di viaggio che neppure il popolo della notte poteva trascurare. Sarà forse perché nei primi cinquanta giorni di apertura la mostra Van Gogh e il viaggio di Gauguin ha contato ben 75.000 visitatori, fatto sta che l’ Appartamento del Doge – sede dell’esposizione – ha lasciato le sue porte aperte anche la sera di Capodanno, vedendo accorrere 3.000 persone da tutta Italia decise a trascorrere l’ultima notte dell’anno contemplando Van Gogh, Gauguin e altri grandi pittori come Monet e Kandinsky.
Il tema centrale della mostra è il viaggio, inteso anche come avventura esperienziale interiore e soggettivamente rappresentata, quindi, secondo le diverse e innumerevoli sfumature degli autori dei capolavori esposti. Tutte le opere presenti seguono questo fil rouge, ma la celebre tela di Gauguin sopra menzionata è il vero asse portante, l’ultimo dipinto che l’artista decide di portare alla luce prima di suicidarsi, straziato dal dolore per la morte della figlia e, forse per questo, così ricco di luce e di mistero, di vita e di ombre, capace di racchiudere così intensamente tutto il senso del suo viaggio nel mondo e nella pittura.
La preziosa gemma di Gauguin incarna, infatti, tutto il significato del viaggio che questa esposizione vuole trasmettere come nessun’altra opera potrebbe fare: viaggio come esplorazione geografica, viaggio come spostamento fisico, viaggio dentro sè stessi.
Non poteva esserci cornice migliore per la mostra che Genova, città di porto, viaggio e centro di aggregazione culturale. In esposizione al Palazzo Ducale, oltre a Gauguin, il visitatore troverà l’altro pittore celebrato in questo particolare percorso ideato da Goldin: Van Gogh, presente con 40 opere, 15 disegni e una decina di lettere originali al fratello Theo. Tutti pezzi di vita che, attraverso il colore, esplorano il viaggio interiore, mentale, l’abisso del proprio male di vivere.
Intorno a queste due colonne portanti gravitano 80 capolavori della pittura europea e americana del XIX e del XX secolo provenienti dai musei di tutto il mondo e sviluppati in due sezioni. Così il visitatore troverà Edward Hopper – nella sezione americana – che chiude il senso del viaggio interiore in un impressionante silenzio, in figure pensose e mute calate nel buio e nella notte.
Il mistero di Hopper confluisce poi in uno dei più celebri viaggi dell’interiorità che la pittura ricordi: le superfici quasi monocrome di Mark Rothko.
La sezione europea annovera, invece, i viaggi metafisici di Caspar David Friedrich e di William Turner in cui mente, materia, infinito, pittura, colore, cenere, acqua e fuoco si fondono e si confondono insieme. Dopo le tenebre, la luce: il visitatore incontrerà i recinti protetti e fioriti di Claude Monet.
Subito dopo, invece, potrà imbattersi nel sognante, malato, incantato, tremante viaggio mentale di Wassily Kandinsky, per poi imbattersi di nuovo tra i campi di grano sorvolati da corvi di Van Gogh, gigante tra i giganti di questa mostra insieme a Paul Gauguin.
Dato il grande successo che sta riscuotendo è possibile, anche se non ancora certa, la proroga della rassegna fino al primo di maggio.
Van Gogh e il viaggio di Gauguin
Genova, Palazzo Ducale, Appartamento del Doge
12 novembre 2011 – 15 aprile 2012
Orario:
lunedì – venerdì ore 9-19
sabato e domenica, ore 9-20
Anna Bastione
Foto via blog.atcasa.corriere.it; blog.panorama.it;