
Usa. Professore italiano scambiato per terrorista sul volo
Philadelphia – Algebra scambiata per terrorismo. E’ successo a Guido Menzio, origine torinese, quarantenne, professore di matematica nonché economista affermato dell’Università della Pennsylvania. Il resto lo ricostruisce il Washington Post e pare un’avventura di ordinaria follia.
Secondo quanto riportano dall’autorevole quotidiano americano con la firma di Chaterine Rampell, il docente era seduto sul volo regionale Philadelphia- Syracuse (New York) in attesa del decollo del volo 3950 dell’American Airlines. Meta del viaggio: Ontario (Canada), dove il matematico era atteso alla Queen’s University per un dibattito.
Il professore – continua WP – già seduto al proprio posto di viaggio, stava ingannando il tempo con un ripasso dei suoi appunti e la risoluzione di un’equazione differenziale. Gli scritti erano intrisi di ‘segni’ matematici, roba per esperti, senonché a buttare l’occhio sui carteggi è la passeggera seduta accanto al professore, biondina, trentenne, infradito la quale scruta i ‘segni’ e si incuriosisce. Poi alza gli occhi sull’uomo nota i capelli ricciuti, la pelle olivastra e l’aspetto mediterraneo. La curiosità diventa inquietudine.
MATEMATICA DEL TERRORE – Allora la donna prova l’approccio verbale: «Lei è di Syracuse», ha chiesto la donna. «No», la risposta secca del docente immerso nel suo carteggio di calcoli ed evidentemente poco incline a perdere tempo in chiacchiere.
Così nel mentre che il professore continua ignaro nel suo compito, la donna accanto a lui finge di leggere un libro e intanto scrive un biglietto che consegna al primo assistente di volo. In esso la donna dichiara di essere malata e di non poter volare. Successivamente la biondina racconterà agli operatori di avere inventato una scusa per non fare decollare il volo perché ciò che la inquietava era il suo compagno di posto: uomo mediterraneo dall’accento straniero e impegnatissimo a scrivere in arabo qualcosa.
Da qui all’allerta terrorismo il passo è brevissimo. Sicché mentre il nostro professore persiste a farsi i fatti i propri, il decollo viene posticipato; poi rinviato; poi un’assistente di volo si avvicina alla donna con una scusa e la porta via con sé; poi l’aereo, già pronto sulla pista, fa dietro front e torna nella zona di sosta.
Dopo l’ultimo avviso di scuse per il ritardo ai gentili signori passeggeri, la sicurezza dell’aeroporto sale a bordo e chiede al professore di scendere. A quel punto al professore viene chiesto conto delle ‘strane scritte’ che alla sua vicina di posto erano sembrate messaggi in codice o parole in arabo e viene informato che lui è in odore di terrorismo.
Il povero professore ride e spiega di non avere intenzione di fare esplodere l’aereo, ma solo di partecipare ad una conferenza in quanto esperto di matematica e noto per il suo lavoro sulla teoria della ricerca, una specializzazione che gli ha assicurato una cattedra da associato all’Università della Pennsylvania, corsi a Princeton e all’Hoover Institution di Stanford nonché il premio Carlo Alberto Medal, in quanto migliore economista italiano under 40. La signora con gli infradito, invece, ha capito male scambiando per arabo un’espressione algebrica sulla dispersione dei prezzi.
Nel frattempo, erano passate ore e quando finalmente il genio italiano è stato fatto riaccomodare al suo posto e il volo è partito, un viaggio di 41 minuti si era trasformato in un ritardo di due ore e in un’odissea per Menzio.
Casey Norton, portavoce di American Airlines, ha raccontato al WP che la donna non è ritornata sull’aereo poiché si era fatta imbarcare su altro volo e Menzio non sa se qualcuno le abbia chiarito il malinteso in cui è caduta.
Il professore è rimasto comunque sconcertato, non per il modo in cui è stato trattato - «sempre con rispetto» - ma perché la sicurezza affida alcune pratiche di controllo a persone del tutto incompetenti per affrontarle, dalché è sufficiente un’impressione per creare il caso.
Chantal Cresta
Foto || Washingtonpost.com