
Usa. Prima donna giustiziata in Georgia in 70 anni
Ignorata la richiesta di clemenza di Papa Francesco e inutili gli appelli alla Corte Suprema: Kelly Gissendaner ha subito l’iniezione letale
È stata portata a termine la condanna a morte per Kelly Gissendaner, la donna di 47 anni condannata a morte per aver istigato l’assassinio del marito Douglas nel 1997. Si tratta della prima donna a subire la pena di morte in Georgia nell’arco di 70 anni. Secondo quanto riferito dai maggiori media americani, sono stati inutili i tre appelli presentati in sua difesa alla Corte Suprema,così come inutile è stata la richiesta di clemenza da parte di Papa Francesco nel corso della sua visita negli Stati Uniti.
LA CONDANNA – La donna era stata condannata a morte per aver istigato l’omicidio del marito ad opera del suo amante, Gregory Owen, attualmente in carcere per scontare l’ergastolo. Owen ottenne uno sconto di pena testimoniando in tribunale proprio contro la Gissendaner, giustiziata tramite iniezione letale poco prima della mezzanotte (ora locale). Secondo un testimone interpellato da Fox New, la donna avrebbe intonato la canzone Amazing grace – uno dei più celebri inni cristiani – prima di morire.
PRIMA DONNA – In uno degli ultimi tentativi di appello per salvare la vita alla donna, i suoi avvocati avevano presentato un’istanza in cui si sosteneva che la donna non aveva materialmente commesso l’omicidio e, in questo senso, la condanna a morte era inappropriata. La Gissendaner è la prima donna ad essere stata giustiziata negli ultimi 70 anni in Georgia. L’esecuzione avrebbe dovuto avere luogo lo scorso 25 febbraio ma fu rinviata al 2 marzo a causa del maltempo, prima di essere ulteriormente posticipata su richiesta dei legali della donna in quanto le fiale letali da utilizzare sembravano contenere parti estranee.
VERRA’ LA MORTE – Nell’intero territorio degli Stati Uniti sono rare le esecuzioni che hanno come vittima una donna. Proprio gli Usa sono tra le potenze mondiali ad avere il più elevato numero di esecuzioni annuale al pari di pochi altri. In Oklahoma è prevista per mercoledì prossimo l’uccisione di Richard Glossip, in attesa nel braccio della morte per aver preso parte all’omicidio del proprietario del motel Oklahoma City nel 1997. Ancora, l’iniezione letale attende anche Alfredo Prieto, 49 anni originario di El Salvador, accusato per l’omicidio di nove persone in California e in Virginia nell’arco di tempo che va dal 1988 al 1990. Nel 1992, invece, avrebbe stuprato e ucciso una ragazzina di 15 anni in California oltre a massacrare tre ragazzi ventenni.
Foto: bbc.com / nbcnews.com
Stefano Gallone
@SteGallone