
Tutti pazzi per Assange: la corsa per il film su Wikileaks

Julian Assange
DreamWorks e Universal Pictures sono solo due due dei colossi targati Usa scesi in campo. Ci sono anche l’emittente televisiva americana HBO e quella britannica Bbc. Una vera e propria lotta per aggiudicarsi per primi i diritti esclusivi di materiale giornalistico ed editoriale.
L’oggetto del contendere? Si chiama Wikileaks, il sito senza scopo di lucro creato dall’australiano Julian Assange, balzato agli onori della cronaca internazionale a fine 2010 per aver pubblicato documenti e atti segreti, non solo del governo statunitense, ma di molti Paesi europei; rapporti foschi, ordini non ufficiali, relazioni tra capi di Stato, indiscrezioni fino al gossip finanziario e politico nutrivano migliaia di pagine divulgate dal sito. Una ‘perdita di notizie’, una ‘fuga di notizie’ che aveva fatto tremare l’Occidente.
Abbastanza per pagine di libri. Anche troppo per il grande schermo. Almeno cinque i film in lavorazione e, secondo quanto riferisce il Financial Times, è scattata una corsa per garantirsi i diritti di articoli e libri usciti negli ultimi mesi attorno alla vicenda.
In particolare la Dreamworks avrebbe comprato Wikileaks: Inside Julian Assange’s War on Secrecy scritto da David Leigh e Luke Harding, due giornalisti del quotidiano inglese The Guardian, il cui direttore aveva lavorato a stretto contratto proprio con Assange.
«Maggiori sono i diritti acquistati, migliore sarà la storia raccontata»: questo lo slogan della DreamWorks che dovrà però guardarsi le spalle perchè anche la Hbo è impegnata nel progetto, in collaborazione con l’emittente televisiva Bbc.
Il New York Times infatti, altro famoso quotidiano che ha avuto a che fare con il fondatore di WikiLeaks, ha venduto i diritti alla casa di produzione guidata dallo sceneggiatore, tra gli altri, del film premio Oscar The Hurt Locker.
Insomma, dopo The Social Network è ancora il web al centro delle mire della cinematografia internazionale. Gli amanti del cinema possono iniziare a tifare per la loro casa di produzione preferita, ma anche per il regista che avrà l’onere e l’onore di trasportare sul grande schermo la famosa, ma delicata vicenda del sito più discusso.
E l’imperativo è girare un kolossal.
Daniel Settembre