
Tornano a Roma le Stolpersteine in memoria della Shoah
ROMA – Wakeupnews ne aveva parlato già un anno fa, in occasione della prima venuta in Italia dell’artista tedesco Gunter Demnig e del suo progetto Stolpersteine, letteralmente pietre d’inciampo, piccoli blocchi dorati inseriti nella pavimentazione stradale simili ai normali sanpietrini, ma dal significato e dalla collocazione particolare: ognuno ricordava una vittima del genocidio degli ebrei durante il regime nazista.
Il 12 e 13 gennaio Demnig sarà ancora nella Capitale per sistemare 54 nuove Stolpersteine in 5 diversi Municipi, dal Centro Storico al Borgo-Prati-Balduina. Memorie d’inciampo a Roma, curato da Adachiara Zevi, sarà presentato questa mattina, martedì 11 gennaio alle ore 11, presso la Casa della Memoria e della Storia (via san Francesco di Sales 5): sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, l’iniziativa è promossa e sostenuta da tutte le principali associazioni legate alla conservazione della memoria – come il Museo Storico della Liberazione – insieme all’ANED (Associazione Nazionale ex Deportati), all’ANEI (Associazione Nazionale ex Internati), al CDEC (Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea) e alla Federazione delle Amicizie Ebraico Cristiane Italiane.
Nata nel 1993, l’idea dell’artista tedesco ha visto moltiplicarsi in 25 anni la presenza di pietre d’inciampo per tutta l’Europa: dai primi blocchi lapidei a Colonia, nel 1995, si contano oggi oltre 22.000 elementi! Ognuno misura circa 10×10 cm e sulla superficie d’ottone è inciso il nome di uno o più deportati con relative date di nascita, morte e lager di destinazione: la collocazione non è mai casuale, perchè vengono posti sul marciapiede di fronte a quella che era l’abitazione del soggetto al momento dell’arresto. Le pietre d’inciampo possono essere richieste per ricordare amici o famigliari deportati, e con questo scopo sarà allestito uno sportello presso la Casa della Memoria e della Storia.
All’iniziativa si affianca un progetto didattico nelle scuole romane: in ogni Municipio alcuni istituti verranno selezionati per svolgere una ricerca di approfondimento sui deportati cui sono dedicate le pietre d’inciampo lì collocate.
Redazione