
‘The Miraculous Journey’: le sculture del viaggio miracoloso della vita in Qatar
Doha – È partita lo scorso 7 ottobre la prima personale di Damien Hirst, a Doha, in Qatar. Fino a quel giorno il Sidra Medical and Research Centre, una struttura ospedaliera che si prende cura, in particolare, di donne e bambini, ha visto davanti al suo ingresso la presenza di quattordici enormi teli bianchi. Durante l’inaugurazione della mostra, avvenuta intorno alle 19.00 del 7 ottobre, i teli sono stati tolti: col suggestivo sottofondo di un cuore che batte, ogni telo ha rivelato quattordici sculture di bronzo rappresentanti lo sviluppo di un feto umano, in ordine cronologico, dal concepimento alla nascita.
Le sculture sono state intitolate dall’artista inglese The Miraculous Journey e rappresentano appunto il viaggio miracoloso di un feto che diventa un vero bebè. La serie di sculture è stata commissionata a Hirst dalla sorella dell’emiro del Qatar, Mayassa al Thani, presidentessa del Qatar Museums Authority. La donna aveva incontrato lo scultore nel 2009 e aveva espressamente chiesto all’artista la realizzazione di un’opera monumentale da esporre all’aperto. Damien Hirst le mostrò una serie di bozze che aveva realizzato nel 2005 e che illustravano lo sviluppo prenatale dell’uomo. Queste le parole dell’artista:
«Avevo sempre immaginato che quei disegni sarebbero diventati delle sculture monumentali e la signora al Thani ha avuto l’idea di ubicare le sculture davanti all’ospedale per le donne».
Le sculture appaiono, a prima vista, una scelta molto audace se si considera che il Qatar è un Paese in cui le donne sono legate a tradizioni islamiche secolari: tuttavia, la sorella dell’emiro del Qatar ha affermato che queste sculture sono molto meno audaci di tante altre che rappresentano la nudità per se stessa. Ella continua affermando che esiste un versetto del Corano legato al miracolo della nascita e, di conseguenza, delle sculture che rappresentano questo non possono essere d’oltraggio né alla cultura né alla religione islamiche. Piuttosto, conclude Mayassa, le opere d’arte di Hirst potranno attirare artisti contemporanei da ogni parte del mondo, rendendo la città di Doha un centro artistico e culturale dell’era moderna.
Mariangela Campo
Foto: www.artnewsblog.com; www.designboom.com