
Terremoto in Cile, uno studio l’aveva previsto
Un sisma di intensità pari al settimo grado della scala Richter ha colpito il Cile nei pressi della città di Conceptión, capoluogo della regione del Bío Bío, zona con circa due milioni di abitanti e una densità di popolazione di circa cinquanta abitanti per chilometro quadrato.
L’Istituto Geologico degli Stati Uniti ha riferito che l’epicentro è localizzato a sessantanove chilometri dal capoluogo, ad una profondità di trentatré chilometri.
Da Santiago arrivano rassicurazione sui danni e sul pericolo tsunami, che non desta preoccupazione.
Ancora non si conosce con precisione la situazione della zona dopo sisma, che si è verificato in una zona particolarmente soggetta ad eventi di questo genere, basta ricordare l’ultimo violento terremoto del 27 febbraio del 2010, con epicentro a 115 chilometri da Conceptión e intensità di 8,8 sulla scala di magnitudo del momento sismico.
L’evento lascia sconcertati perché uno studio dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia dell’Università della California e dell’Ulster l’aveva previsto. Alcuni ricercatori lanciarono l’allarme in quanto la zona risultava ancora in stato di sforzo, dopo il forte terremoto di febbraio dello scorso anno, mentre
In genere dopo un forte terremoto, la faglia che l’ha generato si scarica e quindi risulta essere inattiva, inattività che determina una bassa o inesistente attività sismica.
Francesca Penza
Foto via: http://www.ilgiornaledellaprotezionecivile.it http://www.ilnord.com
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