
Termini, oltre mille i clienti della prostituzione minorile
Alla stazione di Roma Termini un sistema ben studiato e sfruttato da oltre mille clienti. Diciassette finora le persone iscritte nel registro degli indagati
Commercianti, operai, sbandati professionisti e religiosi. Lo scandalo della prostituzione minorile alla stazione di Roma Termini si allarga e scoperchia un vaso di Pandora, che ha rivelato un sistema sfruttato da circa mille clienti, basato su dei codici ampiamente rodati. Era sufficiente appoggiarsi alle scale mobili di Via Giolitti, una delle due uscite laterali della stazione, e iniziare un gioco di sguardi con i ragazzini, perlopiù rom e minorenni. Poi si passava al numero di telefono e infine al rapporto sessuale, consumato in casa o direttamente nei vagoni. Un orrore a basso costo, con il prezzo di un rapporto che in media andava dai dieci ai cinquanta euro.
LA POSIZIONE DI DON DINO – Al momento l’inchiesta ha portato all’iscrizione di diciassette persone nel registro degli indagati, dieci delle quali finite in manette. Come Don Dino, al secolo Placido Greco, finito in carcere per pedopornografia. Secondo quanto riportato da Il Messaggero, il parroco si era ricavato un secondo lavoro come «talent scout del cinema porno», fotografando decine di adolescenti nudi e riscrivendo la bibbia in chiave hard. «Avrò commesso dei peccati ma sono un buon prete», ha dichiarato don Dino, che ieri ha ricevuto la visita della sorella. Peccati che sono ben visibili nelle immagini agli atti, in cui si vedono ragazzini vestiti solo con il collarino ecclesiastico o fasce talari.
SCANDALO NELLA CHIESA – Il parroco potrebbe tuttavia non essere l’unico prelato a finire nell’occhio del ciclone per questa triste storia. A breve difatti verrà chiarita la posizione di Luca Galleschi, ex sacerdote indagato per prostituzione minorile. Su di lui grava la testimonianza di uno dei giovani sfruttati, che avrebbe dichiarato di averlo visto entrare nella chiesa di Santa Maria degli Angeli con dei ragazzini, uno dei quali gli avrebbe confessato di essere stato pagato venti euro per consumare rapporti sessuali. Sotto controllo anche la posizione di un sacerdote ecuadoregno, che secondo quanto riportato da alcuni media, avrebbe avuto diversi contatti telefonici con ragazzi minorenni.
Carlo Perigli
@c_perigli
foto: romatoday.it