Tennis, la Sharapova rinuncia a cambiare il suo cognome

Maria Sharapova davanti uno dei negozi che vende le "sue" caramelle

New York – La notizia, comparsa negli giorni scorsi, era parsa da subito quasi più uma boutade che una realtà, ma era stata la stessa protagonista a confermare le intenzioni comparse sulla stampa. Maria Sharapova, la bellissima tennista russa che da anni ha stabilito la sua residenza legale in Florida, aveva annunciato di voler cambiare cognome, per promuovere in maniera ancor più incisiva le Sugarpova, il nome della sua nuova e colorata linea di caramelle dalle forme più disparate, dalle labbra alle più “consone” palline da tennis.

La richiesta, sottoposta a un tribunale dello “Stato del sole”, avrebbe però avuto una durata limitata nel tempo a sole due settimane, la durata cioè degli Us Open, l’ultima prova del Grande Slam della stagione tennistica, prima dei tornei conclusivi di fine anno.

La Sharapova, attualmente al n° 3 della classifica mondiale Wta, ha però rinunciato a questo fantasioso intento, come confermato dal suo agente Max Eisenbud. A spingerla verso una campagna di marketing meno “forte” è stata la burocrazia statunitense. Essendo la russa residente negli Usa grazie alla green card, il leggendario documento che permette di accedere nel paese senza limiti di tempo, per cambiare cognome avrebbe dovuto affrontare un background check, ovvero un controllo incrociato tra attività penali e finanziarie, per scongiurare il rischio di un cambio d’identità per scopi illegittimi.

La tennista, in ogni caso, non intende rinunciare a promuovere con forme sempre più innovative il suo brand di dolciumi, che lo scorso anno ha venduto oltre due milioni di confezioni, e le ha permesso di incrementare ulteriormente i ricavi da pubblicità e sponsorship, che le valgono 23 milioni di dollari all’anno. Maria Sharapova è la prima donna nella speciale classifica del giornale Forbes nella classifica degli sportivi più pagati al mondo, e la seconda tennista, dopo il campionissimo svizzero Roger Federer che, dei 71,5 milioni guadagnati nel 2012, ne ha ottenuti 65 grazie agli sponsor, dall’abbigliamento alle banche, passando per il caffè e lo champagne.

Come dire, il tennis e lo sport in generale non sono più soltanto una questione di gioco, ma anche e soprattutto d’immagine. Almeno in quella, la Sharapova resterà per molto tempo un gradino sopra alle sue avversarie.

Stefano Maria Meconi

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