Tenderly contro Nik IlNero e Grillo: ‘Via il nostro jingle dal video’

Il discutibile video dell'addetto comunicazione M5s Nik Il Nero per la campagna contro La Repubblica di Beppe Grillo viola il copyright di Tenderly: rimosso

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Nik Il Nero (frame video meltybuzz.it)

Due video virali e due richieste di cancellazione per violazione copyright: lo score recente dell’addetto alla comunicazione video per il M5s Senato Nik IlNero, all’anagrafe Nicola Virzì, non è dei più invidiabili. Dopo aver fatto letteralmente infuriare Ludovico Einaudi utilizzando senza autorizzazione il suo brano Divenire, stavolta è la Tenderly a chiedere di non associare la propria immagine ed il proprio jingle ad un video della campagna virale #IoNonLeggoRepubblica. Un video nel quale Nik IlNero invitava i fedelissimi ad utilizzare la Repubblica non per informarsi, ma come sostituto della carta igienica. Utilizzando, in apertura del filmato, il noto jingle della Tenderly, in cui si può nitidamente udire il nome dell’azienda di proprietà della Lucart S.p.A.

La campagna #IoNonLeggoRepubblica era stata lanciata da Beppe Grillo sul suo blog pochi giorni fa, dopo che il quotidiano di Ezio Mauro aveva pubblicato un articolo in cui veniva riportato il crollo di visite del sito del leader del M5s, secondo il noto strumento di rilevazione statistica Alexa. L’hashtag era diventato rapidamente top trend, raccogliendo consenso e commenti della galassia 5 Stelle contro uno dei più famosi quotidiani italiani. Nik IlNero, dall’alto della sua pagina Facebook, ha pensato bene di calcare la mano con un video ad effetto di dubbio gusto.


Nel filmato in questione, aperto dal noto jingle della Tenderly, l’addetto alla comunicazione video si mostrava nel bagno di casa propria, impegnato ad espletare le comuni funzioni corporali. Accortosi di aver finito la carta igienica, chiedeva soccorso alla moglie, riferendo esplicitamente “Amore, è finita la Repubblica“. Ad indicare che lio, con quel quotidiano, tutt’al più ci si puliva le terga. In soccorso arriva rapidamente un rotolo di carta igienica, con appiccicata alla meno peggio una pagina del quotidiano con il nome di Renzi in bella evidenza. Nik IlNero conclude il video con un ammiccante “Repubblica: meno informazioni, ma più tenerezza”.

A poco più di 48 ore dalla pubblicazione del filmato, è arrivata a mezzo Facebook la pronta replica della Tenderly. Che ha reclamato l’utilizzo del jingle, evidentemente registrato, e ha ricordato di non averne mai autorizzato l’utilizzo:

In relazione al messaggio postato in data 18/02/2015 alle ore 4.02 dal titolo “IoNonLeggoRepubblica” che vede come protagonista Nik Ilnero e nel quale è indebitamente utilizzato il nostro noto jingle da sempre abbinato ai prodotti Tenderly, la nostra società Lucart S.p.A. dichiara di non aver mai in alcun modo autorizzato l’uso e la riproduzione di detto jingle e si è immediatamente attivata per inibirne qualsivoglia uso.

Nessuna replica da Nik IlNero, ma un solo sintomatico gesto: il video è sparito dalla sua pagina Facebook, così come già era successo con il video della campagna politica No Euro. In quel caso con un’ulteriore aggravante: il filmato virale era stato realizzato non su iniziativa del singolo Nik IlNero, ma come espressione di una precisa campagna politica, e vedeva tra i protagonisti anche la senatrice Paola Taverna. Ludovico Einaudi aveva risposto seccato all’utilizzo indebito della sua Divenire nello spot del M5s: «il Maestro Einaudi – si leggeva nella nota pubblicata su Facebook – non ha mai autorizzato né intende autorizzare l’uso di sue musiche all’interno di spot o filmati di qualsiasi natura politica o propagandistica. Il video che sta circolando in questi giorni sul web ha utilizzato il brano in modo illegittimo senza interpellare né l’artista né i detentori dei diritti. Per questo motivo è stata richiesta la rimozione del brano dal filmato». Due video e due rimozioni per violazione del copyright: forse per Nik IlNero calzerebbe meglio il ruolo di (ir)responsabile della comunicazione video.

Francesco Guarino
@fraguarino

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