
Taranto: un parco eolico in mar Grande, via libera dal ministero dell’Ambiente
Taranto – Il progetto del parco eolico in Mar Grande presentato dalla Societ Energy ha ottenuto la «compatibilità ambientale». Alla fine di luglio, la commissione insediata dal ministero dell’Ambiente ha dato il via libera all’iniziativa. Prevede la realizzazione nella rada esterna del porto di Taranto di un parco costituito da 10 aerogeneratori, ognuno di tre megawatt di potenza, capace di generare trenta megawatt di energia.
Sono disposti in due diverse aree: sei turbine sono esterne alla diga foranea e quattro sono esterne al molo polisettoriale.
Le torri si ergeranno sul mare per un’altezza di circa 110 metri e convoglieranno l’energia prodotta alla rete nazionale attraverso un cavo sottomarino lungo circa due chilometri. I trenta megawatt di energia sono sufficienti a rendere il porto di Taranto autonomo e indipendente sul piano del fabbisogno energetico.
Il decreto è stato pubblicato, insieme a tutti i pareri delle commissioni Via e Vas, sul sito web del ministero. Vi si legge la storia del progetto e le caratteristiche. L’opera è «near shore» e occupa una porzione di mare territoriale di fronte alla zona industriale prospiciente il terminal container e il quinto sporgente, un’area che non ricade nel sito di interesse nazionale né interessa direttamente aree Sic (interesse comunitario) o Zps (zone protezione speciale).
Il parco, nella sua configurazione finale, si attesta su uno specchio d’acqua che dista cento metri dalla costa e sette chilometri dal centro di Taranto. L’ostacolo al via libera era la bocciatura della Regione Puglia espressa, nel novembre del 2011, sulla scorta del parere negativo della Soprintendenza che parlava di «significativa alterazione del paesaggio» tirando in ballo il «ruolo centrale del mare legato anche alle origini mitologiche della città, che vedono in questa costa sbarcare Taras a cavallo di un delfino».
La commissione del ministero dell’Ambiente ha ribaltato queste conclusioni negando che il parco eolico alteri un paesaggio «il cui sfondo è costituito dalle grandi infrastrutture per la movimentazione dei container e quindi già fortemente alterato nella sua naturalità». Aggiunge inoltre che «non si ritiene che il progetto costituisca un elemento detrattore e nocivo delle qualità paesaggistiche, anzi si può, al contrario, riconoscere a questo progetto il merito di aver identificato correttamente il numero massimo di aerogeneratori compatibili con il sito e la loro collocazione coerente con lo stato di fatto».
Il valore aggiunto dell’iniziativa è che punta a far diventare Taranto il polo di riferimento per le tecnologie eoliche del Mediterraneo. Pale e turbine saranno realizzate da Vestas a Taranto, ma l’aspetto più importante è la tecnologia del montaggio, finora posseduta solo da colossi industriali cinesi e danesi che vanno in giro per il mondo a realizzare i parchi eolici marini. Il progetto di Societ Energy mira a importare qui questa tecnologia e far nascere un’industria locale specializzata.
Natalia Radicchio
Foto via http://commenti.kataweb.it/
industria locale specializzata
Speriamo che vada “in porto” soprattutto in un momento così critico per la città…e i cittadini. Speriamo che Trantorisorga dalle acque..