
VIDEO Taranto, licenziato Luigi Abbate, giornalista scomodo all’Ilva
Allontanato il giornalista che fece domande scomode al patron dell'Ilva Emilio Riva. Insorge Assostampa: «Abbate licenziato con motivazioni oscure»
Luigi Abbate, giornalista divenuto noto ai più per l’intervista in cui chiedeva conto al patron dell’Ilva dell’aumento della mortalità a Taranto, a fronte dei dati rosei comunicati dall’azienda, è stato licenziato. «Nessuna persecuzione», precisa l’emittente, ma appare fondato il sospetto che dietro una tale decisione ci siano le inchieste del giornalista, scomode a politica e industria.
I FATTI – Circa un anno fa Blustar Tv avvia la procedura di mobilità per cinque giornalisti, a causa della cancellazione del finanziamento di 100mila euro annui erogato dall’Ilva. Una dipendente impugna il licenziamento per mancato rispetto delle quote rosa tra i giornalisti “salvati”, e viene reintegrata. L’azienda opta quindi per il turn over, rientro della dipendente, fuori Abbate.
L’INTERVISTA A RIVA – Luigi Abbate divenne famoso al grande pubblico in una nota intervista al patron dell’Ilva Emilio Riva, nella quale il giornalista chiedeva conto dei dati sull’ambiente appena enunciati nella conferenza stampa. Dopo aver ricevuto un secco «ve lo siete inventati» da parte di Riva, il giornalista si vedeva il microfono strappato dalle mani da Girolamo Archinà, al tempo addetto alle relazioni istituzionali del gruppo Ilva.
LE RISATE DI VENDOLA - Il nome di Abbate ritorna anche nella celebre telefonata del luglio 2010 tra Nicki Vendola e Girolamo Archinà. Nell’intercettazione il Presidente della Regione Puglia ride di gusto, e si complimenta con Archinà per lo scatto felino, definendo Abbate «una faccia da provocatore».
«NE PARLERÒ CON L’EDITORE» – Un altro episodio di cui Abbate fu protagonista si è verificato il trenta maggio scorso, durante una puntata della trasmissione condotta dal giornalista incentrata sul decreto Ilva. Di fronte alla richiesta di Abbate di far intervenire telefonicamente il presidente del Fondo Antidiossina Onlus Fabio Matacchiera, Michele Pelillo, deputato del Partito Democratico, gelava la platea:« L’editore lo sa? Domani parlerò con l’editore. Voglio sapere se anche lui è d’accordo».
IL COMUNICATO DI ASSOSTAMPA – Sul tema è intervenuto con un comunicato Raffaele Lorusso, presidente di Assostampa Puglia. «Ora viene licenziato Abbate con un provvedimento privo di legittimità dal punto di vista giuridico, essendosi la procedura di mobilità avviata lo scorso anno abbondantemente conclusa, chiaramente antisindacale, perché non comunicato ai rappresentanti sindacali dei lavoratori ai quali è stato negato pure l’incontro che era stato chiesto, dalle oscure motivazioni, stante le voci che circolano non solo in redazione ma anche a Palazzo di Giustizia». «L’Assostampa di Puglia – prosegue il comunicato – contrasterà il licenziamento di Abbate, come ha fatto per gli altri, ritenendo che non ci siano licenziamenti di Serie A e licenziamenti di Serie B, a seconda delle convenienze politiche del momento».
Carlo Perigli
@c_perigli