Svizzera, adesso sesso. Anzi, S.E.S.S.O. A 3000 euro al mese

SVIZZERA – “Per un partito che promuove sesso, vota il Partito Comunista”. Con uno slogan così ci sarebbe da vincere le elezioni per acclamazione. L’inganno sta nell’acronimo: non sesso, ma S.E.S.S.O.:  Salario minimo, Ecologia, Servizio pubblico, Socialità, Occupazione. Manifesti con la foto di un ragazzo e due ragazze, con in alto la scritta “Adesso S.E.S.S.O.” e un sito internet di riferimento, senza connotazioni politiche di nessun genere, campeggiavamo da diversi giorni lungo i muri dell’intero Cantone Ticino. L’arcano è stato svelato pochi giorni fa con l’attivazione del dominio web, che ha svelato la provocazione.

Il manifesto del Partito Comunista Svizzero (adessosesso.ch)

ELEZIONI SENZA CANDIDATI - Ad aprile si terranno le elezioni cantonali e già qui entriamo in piena fantascienza politica, considerando le nostre abitudini elettorali. Nelle elezioni cantonali svizzere, infatti, non esistono candidati: per eleggere il governo di ogni cantone la scheda presenta una sola riga, nella quale il votante può scrivere il nome di battesimo di qualsiasi cittadino maggiorenne che vive nel cantone. Potenzialmente non esistono voti ai partiti, ma solo voti ai candidati. Vince semplicemente il candidato che ottiene più voti, secondo la procedura chiamata Majorzwahl. Il Partito Comunista svizzero ha pensato per l’occasione di puntare su una campagna di impatto, focalizzando l’attenzione su cinque punti che tendenzialmente sono comuni a tutte le sinistre europee, ma con una prospettiva e delle richieste tipicamente d’oltralpe che fanno strabuzzare gli occhi a pochi chilometri di distanza del confine.

SALARIO MINIMO? 3000 EURO AL MESE… - Analizzando i cinque punti succitati, si scopre che, in alcune richieste dei “cugini” che vivono a pochi chilometri dal confine italiano, c’è una distanza a dir poco abissale rispetto alle prospettive politiche ed economiche del nostro Paese. A cominciare dalla prima “s” di S.E.S.S.O., quella del salario minimo: la richiesta è di 4000 franchi svizzeri al mese per un qualsiasi lavoro a tempo pieno, con tredicesima. Convertitore alla mano, il Partito Comunista svizzero chiede che i cittadini percepiscano come salario minimo garantito più di 3000 euro al mese. Roba che se gli operai di Mirafiori avessero davanti un sindacalista lo sbranerebbero a morsi all’istante.

Gli altri punti del manifesto sono abbastanza in linea con l’impostazione politica delle sinistre europee (controllo pubblico sulle banche, aumento dei limiti di reddito per l’accesso ai sussidi economico-sanitari, divieto di licenziamento per le aziende in attivo), ma sulla lettera “e” si rivisita in chiave tipicamente elvetica un cavallo di battaglia della sinistra, quello dell’ecologia divorata dal consumismo e dal capitalismo. La proposta?  Sviluppo delle energie rinnovabili, moratoria sui nuovi centri commerciali e trasporti pubblici gratis per tutti. D’altronde, con 3000 euro di salario minimo al mese, il rischio di non potersi permettere la tessera dell’autobus è  decisamente alto.

Francesco Guarino

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7 Risponde a Svizzera, adesso sesso. Anzi, S.E.S.S.O. A 3000 euro al mese

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    Den 25/03/2011 a 13:46

    Che ignorante sto giornalista….non capisce proprio na’ mazza!!!

    Rispondi
  2. avatar
    Francesco Guarino 25/03/2011 a 14:32

    Sono gradite delucidazioni in merito, grazie.

    L’ignorante

    Rispondi
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    kevin 25/03/2011 a 14:58

    Per esempio esistono liste e candidati, non si scrive il nome…

    Rispondi
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    Francesco Guarino 25/03/2011 a 16:55

    La rimando al link dal quale ho preso le informazioni in merito alle elezioni cantonali svizzere:

    http://it.wikipedia.org/wiki/Elezioni_in_Svizzera#Elezioni_cantonali

    Non sono cittadino svizzero ed ho ritenuto opportuno informarmi da una fonte notoriamente valida. Ove dovesse esserci un errore sarebbe giusto segnalarlo anche a Wikipedia: in tal caso provvederò immediatamente anche io ad una rettifica. Ci tengo a precisare comunque che l’eventuale errore non snatura il contenuto dell’articolo, incentrato sulla “provocazione” del Partito Comunista svizzero e sulle differenza tra il tenore di vita elvetico e quello italiano.

    Grazie dell’attenzione

    Francesco Guarino

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    giovanni 25/03/2011 a 18:16

    egregio signor Guarino,
    non se se lei sia giornalista. Credo di noi. Per cui le scuserei il suo articolo se non fosse stato pubblico ma frutto di un pensiero ignorante (nel senso de “ignorare”). Ma una accozzaglia di, mi passerà il termine, una accozzaglia tale di cavolate …
    Come minimo dovrebbe chiedersi qual’é il costo della vita in Svizzera, oppure verificare i numero di lavoratori in nero, o di quanto cittadini non pagano più le assicurazioni obbligatorie.
    Che la campagna sia provocatoria é vero ma i 4000 fr al mese son ben al di sotto di quanto una famiglia con due figli spende (sempre al mese)

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    si ma 25/03/2011 a 19:20

    La verità sta nel mezzo, il tenore di vita medio sarà più alto, ma anche i costi, ad esempio l’affitto di un appartamento di 4.5 locali costa almeno 1300 euro al mese (se va bene), inoltre dal salario percepito non sono ancora state scalate le tasse, la mutua, e le assicurazioni sociali (pensione, ecc…), che per una persona media posso aggirarsi attorno ai 900 euro mensili (restando bassi).

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    Francesco Guarino 25/03/2011 a 20:04

    Gentile signor Giovanni,

    come ho sottolineato nell’articolo e anche nel commento precedente, la mia intenzione era porre il focus in maniera provocatoria tra il tenore di vita italiano e quello svizzero: così differenti nonostante la continuità territoriale, da consentire ad un partito d’oltralpe di chiedere che lo stipendio minimo venga fissato ad uno standard che per una famiglia italiana rappresenterebbe una sorta di manna dal cielo.
    Si potrebbe benissimo fare lo stesso discorso tra la penisola del Qatar e i vicini di casa iraniani.
    La cosa “consolante” è che lei mi parla di elevato costo della vita, di un cospicuo numero di lavoratori in nero e di cittadini che non pagano le assicurazioni obbligatorie. Le assicuro che ciò rende la sua (presumo) Svizzera molto, ma molto vicina alla mia Italia…

    In merito al successivo commento (si ma) posso assicurarle che l’affitto di un appartamento di 4 o 5 locali in diverse città italiane raggiunge prezzi non molto dissimili: ne sanno qualcosa gli studenti fuorisede di Napoli, Roma, Firenze, Milano e così via che pagano dai 300 a 600 euro (spesso in nero) per le loro camere, in abitazioni in cui vivono con non meno di 2 o 3 coinquilini. E di sicuro non godono dei comfort e dell’organizzazione elvetica.

    F.G.

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