
Stanotte su Youtube ‘Life in a day’
USA – Conto alla rovescia per l’attesa anteprima in diretta mondiale (alle ore 18:00 in Utah, le 2:00 del mattino in Italia), dal Sundance festival di Park City (il maggior festival del cinema indipendente statunitense), del primo vero esperimento di produzione cinematografica planetaria. Si tratta di Life in a day, ovvero il risultato del tanto desiderato esperimento globale progettato e prodotto dal popolare regista Ridley Scott (Blade Runner, Il gladiatore) e affidato, in cabina di regia, a Kevin Macdonald (L’ultimo re di Scozia, State of play). L’esperimento, reperibile al link http://www.youtube.com/lifeinaday , ha visto collaborare oltre 80000 utenti di tutto il pianeta (190 paesi hanno risposto all’appello) i quali, avendo caricato su Youtube ognuno un proprio personale video in merito, hanno avuto la possibilità di essere visualizzati e selezionati per entrare a far parte della scaletta finale. Sono circa 100 i clip che ricoprono i novanta minuti di durata del film, al fine di documentare una giornata di vita tipica sul pianeta Terra. Ogni singolo utente interessato ha avuto la possibilità, quindi, di documentare con mezzi propri pochi minuti di personale esistenza nell’arco della giornata del 24 luglio dello scorso anno. Una troupe specifica ha, di conseguenza, visionato tutta l’interminabile mole di materiale a disposizione, in modo da poter operare diverse selezioni di cernita per poter raggiungere, dopo accanitissimo e appassionato lavoro, un montaggio definitivo.
Il film, seppur nella sua semplicità, oltre che conferire agli studiosi più forsennati pane semiotico per denti da filmologi incalliti in ambito di sviluppo tecnologico digitale, sembra essere dotato soprattutto di una carica emotiva e simbolica quasi senza precedenti, caratteristica fondata sulla estrema vicinanza che accomuna esperienze estremamente distanti l’una dall’altra ma, forse, mai così vicine in un fine comune da perseguire, ovvero la fondamentale possibilità di parlare di se stessi al mondo intero attraverso lingue, costumi, metodi e argomentazioni diverse eppure serrate tra loro per mezzo di inossidabili catene di uniformità ideologica. A detta di Macdonald, si tratta della dimostrazione di come, nonostante l’onniprsenza dei lati negativi dell’essere umano quasi impossibili da contrastare, l’umanità sia viva e in continua ricerca dell’altro non più giudicato così tanto diverso dal sé. La voce del film verte su elementi semplicissimi ma basilari dell’esistenza umana, quasi dimenticati nel torpore dei sonni da realtà metropolitana ipermediatica: amore, paura della senilità e della morte, desiderio di espressione e di condivisione. Sembra di essere davvero, insomma, dinanzi al momento cruciale del processo di disintegrazione delle barriere sia interpersonali che interposte tra realtà e finzione. Un enorme passo in avanti sia per il cinema che per l’umanità sensibile.
Replica domani 28 gennaio alle ore 19:00, ora italiana.
Stefano Gallone