
Poco sperma, lui la tradiva? Lei gli spara, la storia di Sadie Bell
Il problema era il poco sperma, secondo la Bell indice di un'altra relazione. Così ha sparato all'addome dell'uomo, vendicandosi
Detroit – Insoddisfatta dei rapporti con il proprio compagno, Sadie Bell ha deciso di punirlo, ritenendo anche che fingesse a letto: così ha preso una pistola e gli ha sparato, ferendolo all’addome. L’incomprensibile evento è accaduto a Detroit a fine primavera e la donna è già stata condannata in primo grado: dovrà scontare dieci anni di carcere.
EDWARD LEE – Il compagno di Sadie Bell si è ritrovato così con una ferita all’altezza dello stomaco. L’uomo, un sessantenne, avrebbe finto a letto, o almeno non si sarebbe impegnato a dovere, così la donna avrebbe deciso di vendicarsi sparandogli. Nonostante il processo, non è chiara l’intenzione della donna, se volesse solo ferirlo o addirittura ucciderlo.
POCA EIACULAZIONE – L’accusa che la Bell ha mosso a Lee era di «eiaculare troppo poco». La donna, quindi, temeva che l’uomo avesse una relazione con un’altra donna, o almeno questo era ciò che aveva dedotto dalla ridotta produzione di sperma.
SADIE BELL – La donna ha 58 anni ed è originarie di Sothfield, nel Michigan. L’incidente con arma da fuoco risale a giugno ma è stato l’esito del processo, con le conseguenti dichiarazioni sotto giuramento, a renderlo noto in tutto il globo. La sua relazione con Lee durava ormai da 15 anni, ma lui era sposato con un’altra donna.
PROCESSO LAMPO – La donna è stata così processata e condannata: dovrà scontare dieci anni di carcere ed è stata subito rinchiusa in cella. Il suo avvocato, però, ha avanzato richiesta di scarcerazione, in attesa che i giudici si esprimano nel processo di appello, confidando in una cauzione.
PRECEDENTI – Sadie Bell aveva già sparato al precedente marito nel 1991, ma non era stata processata, anche perché il marito si era rifiutato di testimoniare in aula. Secondo Paul Walton, assistente del Procuratore distrettuale di Detroit, questo precedente spiega al meglio la pericolosità della Bell e avrebbe dovuto costituire un importante elemento per l’appello, oltre che per il respingimento dell’istanza di scarcerazione. La corte ha invece deciso di rilasciarla dietro il pagamento di una cauzione di 10.000 dollari.
Andrea Bosio
@AndreNickBosio