Siria: la Russia dice no alle sanzioni ONU contro l’alleato. La Ue le rincara

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tgcom.mediaset.it

Roma – Mosca è contraria all’embargo sulle armi alla Siria. E’ quanto ha riportato il ministro degli esteri russo, Serghiei Lavrov, secondo il quale occorre ricordare quanto è accaduto in Libia. A riferirlo è l’agenzia Ria Novosti.

Mosca invita l’America a porre fine agli ultimatum contro Damasco: ‹‹Le proposte fatte qualche volta – sostiene Lavrov – di imporre un bando sulla fornitura di ogni tipo di armi alla Siria sono abbastanza disoneste››. ‹‹Noi tratteremo questi appelli ad introdurre un ennesimo embargo, questa volta sulla fornitura di armi alla Siria, tenendo conto dell’esperienza libica››. La dichiarazione si riferisce all’embargo sulla vendita delle armi a Tripoli, istituito dal Consiglio di sicurezza dell’Onu e infranto per foraggiare di armamenti solo ad una delle parti in conflitto, senza neppure nasconderlo.
Al contrario, la comunità internazionale, oltre a confermare l’embargo, potrebbe decidere che in Siria ci sia bisogno di una “zona cuscinetto” che contenga centinaia di migliaia di persone qualora queste dovessero provare a fuggire dalle violenze. Questo è quanto ha aggiunto il ministro degli Esteri turco, Ahmet Davutoglu, in un’intervista alla tv Kanal 24.

Onu – Intanto le sanzioni dell’ONU sulla Siria continuano. Secondo la Commissione internazionale realizzatrice di un’inchiesta indipendente istituita dal Consiglio diritti umani dell’Onu, il 23 agosto scorso, e presentata con un rapporto a Ginevra, il governo siriano si è macchiato di “Crimini contro l’umanità”, per sedare con pesanti repressioni, le proteste che infiammano il Paese dallo scorso marzo.

Scrive la Commissione di essere ‹‹estremamente preoccupata che crimini di guerra, inclusi uccisione, tortura, stupro o altre forme di violenza sessuale di paragonabile gravità, prigionia o altre gravi forme di privazione della liberatà, scomparse forzate e altri atti inumani della stessa natura hanno avuto luogo in diversi luoghi del Paese dal marzo 2011. Tra questi, ma non solo, Damasco, Dar’a, Duma, Hama, Homs, Idlid e lungo le frontiere››.

Inoltre, incalza il rapporto, le autorità di Damasco non hanno mai autorizzato la Commissione di inchiesta a recarsi in Siria, malgrado ripetute richieste. Le uniche informazioni di prima mano sono pervenute alla Commissione da vittime e testimoni degli eventi in Siria. In tutto – precisa il rapporto – i membri della Commissione hanno incontrato 223 vittime o testimoni, tra cui disertori dell’esercito o delle forze di sicurezza.

UE - L’Unione europea si prepara ad inasprire le sanzioni contro la Siria,, soprattutto nel settore dell’energia. Secondo quanto si apprende da fonti europee, le nuove condanne riguarderanno l’export di equipaggiamenti e tecnologie nel settore degli idrocarburi (gas e petrolio) utilizzati per le attività di estrazione, esplorazione e produzione.

Le sanzioni, inoltre, potrebbero riguardare anche il settore finanziario al fine di colpire la Banca centrale siriana.

Chantal Cresta

Foto || tgcom.mediaset.it; libero-news.it

 

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