
Siria e Turchia: aumenta la tensione
La tensione tra Siria e Turchia si fa sempre più forte. A far aumentare le ostilità fra i due Paese è l’incidente di ieri: Damasco, avrebbe abbattuto un cacciabombiere F-4 turco con cui Ankara aveva già comunicato di aver perso i contatti.
La Cnn locale, subito dopo, annuncia uno schianto nelle acque del Paese confinante.
Il portavoce dell’esercito di Damasco ha dichiarato: «Abbiamo confermato che l’obiettivo era un aereo militare turco che è stato colpito da un colpo diretto, dopo essere entrato nello spazio aereo siriano». L’incaricato dell’esercito siriano ha specificato, inoltre, che i radar siriani avevano individuato, verso le 11:40, un «obiettivo non identificato» che aveva attraversato i territori siriani a grande velocità e a bassa altitudine. La difesa anti-aerea ha, così, ricevuto l’ordine di aprire il fuoco.
Secondo l’agenzia turca Anodolu, subito dopo la scomparsa dell’F-4 il premier turco Recep Tayyip Erdogan ha convocato una riunione d’urgenza con il capo di Stato maggiore Necdet Ozel e altri diversi ministri. Al termine di questo incontro, il premier ha smentito le notizie dei media turchi, secondo cui la Siria aveva subito ammesso l’abbattimento e si era ufficialmente scusata.
Nella notte, comunque, è arrivata la conferma della capitale della Siria. Ankara poi replica in comunicazione ufficiale: «Reagiremo di conseguenza» aggiungendo che un’eventuale risposta verrà decisa solo dopo che saranno chiariti i dettagli dell’incidente.
Alla luce di una situazione sul terreno che sembra peggiorare di giorno in giorno, Kofi Annan ha invitato la Comunità internazionale affinché aumenti la pressione su Damasco e ha anticipato che il 30 giugno prossimo si potrebbe tenere a Ginevra una riunione a livello ministeriale tra i rappresentanti dei cinque Paesi membri del Consiglio di sicurezza Onu e degli altri Paesi, in qualche modo, coinvolti nelle vicende tra Siria e Turchia.
Foto: http://www.lettera43.it, http://www.grr.rai.it
Sonia Carrera