
Sesso e droga: babysitter muore, marito e moglie occultano il cadavere
Sesso a base di eroina e metanfetamina fatale per una babysitter 16enne dello Utah, in Usa, che muore d'overdose. Scoperto il cadavere sotterrato
Lui, la moglie e la babysitter di appena sedici anni. I loro incontri a luci rosse, il sesso a tre, l’uso continuo di droghe, sempre maggiore, fino alla tragedia: la ragazza muore d’overdose. A rendere ancora più tragica la vicenda, il tentativo da parte della coppia di occultare il cadavere della babysitter sotterrandolo nel bosco. Un tentativo fallito dopo il ritrovamento del cadavere e la condanna per la coppia.
UN RAPPORTO INTIMO – La vicenda è avvenuta nello stato dello Utah, negli Stati Uniti, precisamente a North Ogden. Alexis Rasmussen, questo il nome della giovane babysitter, si occupava delle due figlie di Eric e Dea Millerberg, di trentotto e quarantuno anni, con i quali aveva però instaurato un rapporto più intimo. I tre, infatti, avrebbero iniziato a fare sesso usando droghe leggere fino all’utilizzo di droghe più pesanti nei loro ultimi incontri. Una scelta che è stata fatale per la sedicenne: come confermato dall’autopsia, Alexis Rasmussen è morta per overdose di eroina e metanfetamina.
LA CONDANNA – La vicenda risale al 10 settembre del 2011 ma solo in queste ultime ore si è venuti a conoscenza della condanna per la donna: cinque anni per aver testimoniato contro il marito, che è invece stato condannato all’ergastolo per omicidio, abuso di minore e occultamento di cadavere.
SOTTERRATA NEL BOSCO – Secondo la ricostruzione dei fatti, dopo aver fatto sesso e aver assunto eroina e metanfetamina, la ragazza si è sentita male e dicendo alla coppia di non sentirsi bene e di dover andare in bagno. I due l’hanno poi trovata distesa senza vita sul pavimento e hanno deciso di sotterrare il cadavere nel bosco.
LE PAROLE DELLA DONNA – Le lacrime a dirotto della donna nell’aula del tribunale sono state interrotte da parole di pentimento: «Pensavo che avremmo perso i bambini, che saremmo andati in galera e che non si poteva far nulla per riportarla indietro. Sono inorridita e disgustata per quello che ho fatto. Ho distrutto la vostra famiglia», ha detto rivolgendosi ai familiari della vittima, «spero che un giorno riusciate a perdonarmi».
Gian Piero Bruno
@GianFou