
Sesso: nella contraccezione femminile l’Italia è come l’Iran
L’Italia non va male soltanto nelle classifiche dei parametri economici, ma anche su quelle a sfondo sessuale. Il Bel Paese, infatti, è ultimo nella classifica dei paesi europei per uso dei contraccettivi femminili, ovvero la pillola, l’anello vaginale e il cerotto. Le italiane che li usano sono solamente il 16,2%, dato equivalente a quello delle donne iraniane.
IL RESTO D’EUROPA HA ALTRE CIFRE - In Olanda, le donne che fanno uso di contraccettivi ormonali sono il 50%, quelle britanniche il 35%, quelle francesi il 41,5% e quelle tedesche il 30%. Le regioni italiane hanno medie molto diverse fra loro. Le italiane che fanno un uso maggiore di contraccettivi sono le sarde (una su tre). In Val d’Aosta sono il 23% e in Friuli Venezia Giulia il 16,6%. Le cifre si abbassano decisamente quando si fa riferimento alle regioni meridionali. In Campania, ad esempio, non si supera il 7,2%.
LA CONTRACCEZIONE NON VA DI MODA - Insomma, è chiaro che fra le donne italiane spopola il sesso a rischio. Fra le ragazze che hanno un’età compresa fra i 15 e i 49 anni (cioè quella che è di solito chiamata “l’età fertile”), solo quattro su dieci fanno sesso protetto. Il 44% ha smesso di usare contraccettivi, mentre il 15% non li ha mai utilizzati. In particolare, sono molti i problemi delle donne italiane con la pillola. Addirittura a otto su dieci è capitato di dimenticare di prenderla. Il 30% la temono per i suoi effetti. Quasi una su due (il 42%) teme che abbia effetti negativi sull’estetica mentre il 31% diffida dal dosaggio ormonale. A fornire questi dati è stata la Società italiana di ginecologia e ostetricia (Sigo), la quale ha lanciato una nuova campagna chiamata “Love it! Sesso consapevole”. È inoltre emerso che il contraccettivo ideale dovrebbe far sentire le donne libere, sicure, tranquille, e dovrebbe essere pratico da usare.
Giacomo Cangi
foto: affaritaliani.it; italiapost.info
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