Serie A, pagelle 30esima giornata: è sempre più Napoli-Milan per il secondo posto

Lo striptease di Vucinic contro il Pescara (sport.msn)

Lo striptease di Vucinic contro il Pescara (sport.msn)

Juve 6,5 – Pescara 5

Il classico testacoda che rischia di trasformarsi in una buccia di banana per chi parte super favorito, la classica gara in cui chi non ha nulla da perdere rischia di fare il colpaccio. La realtà è ben diversa, soprattutto per merito di Vucinic che, oltre a metter a segno due reti, pone le basi per un futuro da possibile performer di striptease. La Juve fa fatica a segnare alla difesa più battuta della serie A (riuscirà a farne due alla difesa meno battuta della Bundesliga?), ma alla fine ringrazia l’attaccante montenegrino e conserva i puti di vantaggio sulle dirette inseguitrici.

Catana 6 – Cagliari 6

Troppe assenze per il Catania che sembra perdere definitivamente il treno che porta all’Europa. Poca fantasia per un Cagliari che non ha più nulla da chiedere a questo campionato, se non capire dove giocherà le prossime partite in casa.

Sampdoria 5 – Palermo 6,5

Che alla fine Zamparini non ci abbia visto bene con i suoi continui cambi di allenatore? Sicuramente no, ma l’impressione è che Sannino sia stato davvero capace di portare una ventata di entusiasmo negli spogliatoi rosanero. Di certo Sannino deve ringraziare Ilic che sembra un giocatore ritrovato. Se poi iniziano a segnare anche i difensori, l’impressione è che questo Palermo venderà dura la pelle prima di retrocedere in B. Per il Palermo, due sconfitte in appena 3 giorni e la necessità di ricaricare le pile prima degli ultimi turni.

Bologna 6 – Torino 6

Torino e Bologna mettono in scena una bella gara, offrendo spettacolo al Dall’Ara. Pioli e Ventura cercavano i 3 punti della tranquillità: ne escono con un punto che rimanda ancora  la chiusura definitiva del discorso salvezza.

Udinese 6,5 – Chievo 5

Dedica a Califano e gol fotocopia a quello messo a segno qualche anno fa da un altro romano doc, sua maestà Francesco Totti, contro la Sampdoria: è questa la domenica super di Totò Di Natale, che assicura altri 3 punti alla sua Udinese. Il Chievo ha subito il colpo dello svantaggio a dir poco regalato da Puggioni, ma la salvezza non è a rischio.

Fiorentina 6,5 – Milan 6

C’è un altro attore protagonista della gara e risponde al nome di Tagliavento, arbitro capace di rovinare una gara comunque di suo già abbastanza emozionante. La Viola ci mette la grinta e l’organizzazione in campo, pur considerando l’inferiorità numerica. Il Milan ci mette la grande voglia che ormai l’accompagna nel girone di ritorno, ma il mezzo voto in meno lo si deve al rimonta subita con l’uomo in più.

Il Moratti furioso (diggita.it)

Il Moratti furioso (diggita.it)

Inter 5,5 – Atalanta 6,5

Dare delle responsabilità all’arbitro ci sta ed è anche abbastanza giusto. Ma subire 3 gol nel giro di una manciata di minuti da parte di un giocatore che poco aveva fatto in questo campionato non è possibile per una squadra che punta alla Champion’s. Moratti e Stramaccioni, o addirittura Bonolis, tireranno in ballo congiure e strani disegni, ma resta il fatto che questa squadra è fin troppo penetrabile in difesa.

Parma 6 – Siena 5,5

Ok il Parma, che ormai ha una certa tranquillità riguardo la sua permanenza nella massima serie. Ma da questo Siena ci si aspettava di più in termini di cattiveria e voglia di portare a casa i 3 punti. Invece solo pochi sprazzi e tanti sbadigli.

Napoli 6,5 – Genoa 5,5

Sarà stato il mezzo passo falso del Milan, sarà stata la primavera partenopea di cui a trarne giovamento è soprattutto Dzemaili, al quarto gol in due gare. Fatto sta che il Napoli surclassa un Genoa sempre più in difficoltà e rilancia la propria candidatura al secondo posto che vuol dire Champion’s.

Roma 6 – Lazio 6

I tifosi di Roma e Lazio hanno una loro interpretazione (piuttosto discutibile) dell’espressione “vendere cara la pelle”. In campo si assiste ad una bella partita: la Lazio fa la partita ma non riesce a chiuderla; la Roma reagisce allo svantaggio e conquista un meritato pareggio. Protagonisti della serata Hernanes (fa quasi tutto lui: segna, sbaglia un rigore e ne causa un altro) e l’ormai incommensurabile Totti.

Antonio Giordano 

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