Scaldabagno elettrico: cosa sapere prima installarne uno

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Foto di Luis Wilker Perelo WilkerNet da Pixabay

Uno dei modi più semplici e antichi per avere sempre acqua calda in casa (per l’igiene personale, degli ambienti domestici, eccetera) è dotarsi di uno scaldacqua o di un boiler. Dalla tipologia alla forma e alle dimensioni e passando per i consumi, tanti dubbi potrebbero sorgere però al momento della scelta dello scaldabagno elettrico. Quelli che seguono sono, così, alcuni dei principali fattori da tenere in considerazione.

Una piccola ed essenziale guida alla scelta dello scaldabagno elettrico

A partire dalla tipologia. Come suggerisce lo stesso nome, uno scaldabagno ad accumulo è in grado di accumulare al proprio interno l’acqua corrente dopo averla riscaldata, rilasciandola al bisogno. Al contrario, uno scaldabagno istantaneo porta l’acqua a una temperatura tra i 35° e i 65°, o a temperature più alte a seconda delle impostazioni scelte, nel momento stesso in cui viene messo in funzione l’erogatore del rubinetto, della doccia, eccetera. La comodità di un boiler istantaneo sta, così, nella certezza di avere sempre a disposizione quanta acqua calda si desidera, nel momento stesso in cui la si desidera e non doversi ricordare, invece, di accendere in anticipo il boiler, come avviene se lo scaldabagno è ad accumulo. Quando si opta per quest’ultimo tipo di scaldabagno, del resto, si può fare affidamento, di volta in volta, su una quantità d’acqua calda limitata a quella che è la capienza del boiler.

Ciò significa che, in una famiglia numerosa o se in casa vivono più persone, potrebbero volerci delle ore perché ciascuno possa fare una doccia calda. Mediamente, infatti, per una doccia sono necessari dai 30 ai 60 litri d’acqua e già questo spiega bene, tra l’altro, perché nella scelta dello scaldabagno, soprattutto se si tratta di uno scaldabagno ad accumulo, cruciale sia fare attenzione alla capienza. La buona notizia è che le aziende del settore hanno ormai varie proposte all’interno del proprio catalogo: dai boiler più piccoli da 50 litri, perfetti per i consumi di una sola persona, agli scaldacqua da 250 litri, ideali per le famiglie più numerose.

Non è difficile immaginare, però, che uno scaldabagno da 250 litri – od oltre – abbia anche delle dimensioni notevolmente superiori a quelle di un boiler da 50 litri. È indispensabile, per questo, fare delle valutazioni attente anche riguardo allo spazio che si ha in bagno, in lavanderia od ovunque si voglia installare lo scaldabagno. Per andare incontro alle esigenze più attuali (di chi vive in appartamento, in monolocali, eccetera) le aziende del settore, ancora una volta, hanno molto diversificato la propria offerta. Accanto ai più tradizionali scaldabagni elettrici verticali ci sono, per esempio, scaldabagni orizzontali che possono essere installati a soffitto o a pavimento. Attenzione però anche alla tenuta dello scaldabagno: se di grosse dimensioni, infatti, potrebbe avere un peso considerevole, da pieno soprattutto; è sempre buona norma, così, installarlo su mura portanti per evitare sgradevoli incidenti, ma potrebbe essere consigliato anche predisporre degli appositi sostegni.

Quanto ai consumi, infine, la prima cosa da considerare è che potrebbero essere superiori a quelli di uno scaldabagno a gas. Alcune accortezze potrebbero aiutare, però, a evitare gli sprechi. Si tratta per esempio di installare lo scaldabagno elettrico in una stanza della casa non troppo fredda o, se ciò non è possibile, di isolarlo adeguatamente. E, ancora, di provvedere periodicamente alla sua manutenzione in modo che resistenze o altre componenti rovinate non ne intacchino le performance. Se si ha ancora una vecchia tariffa a fasce orarie, poi, meglio lasciarlo acceso e in funzione di notte, quando si risparmia di più.

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