
Salone dell’auto 2017: l’appuntamento italiano tra motori, tecnologia e innovazione. Il futuro è oggi
Svoltasi lungo i viali alberati di Parco Valentino, la terza edizione del Salone dell’auto di Torino ha riscosso un grande successo di pubblico, merito di un comitato organizzatore che ha saputo radunare sotto la Mole 56 brand – praticamente il 90% dei marchi presenti sul mercato – per una cinque giorni all’insegna dei motori. Sono tre gli elementi che hanno fatto la differenza: esposizione all’aperto, ingresso gratuito, stand uguali per superficie ma personalizzabili. Tra le centinaia di veicoli presentati, diciotto anteprime con tutti i segmenti protagonisti e un ricco “fuorisalone” che, tra le tante iniziative, ha ospitato la celebrazione dei 70 anni Ferrari e dei 90 anni Volvo.
In una città che ha dato tanto in termini di design automobilistico, non poteva mancare una vetrina per centri stile e prototipi. La concept-car che ha suscitato maggiore stupore è stata sicuramente Pop.Up, veicolo studiato appositamente per ridurre il traffico nelle città del futuro. Frutto della collaborazione tra Italdesign e Airbus, altro non è che un’agile city car a emissioni zero dotata di droni che le permettono di volare. Sì, proprio così. È un sistema piuttosto complesso strutturato su tre livelli:
- una piattaforma digitale dotata di intelligenza artificiale capace di interpretare le preferenze dell’utente e gestire la complessità del viaggio attraverso le modalità alternative, principalmente strada e cielo;
- una capsula progettata per essere integrata con due moduli a propulsione elettrica, uno terrestre e uno aereo;
- un’interfaccia utente completamente virtuale.
Pop.Up è dunque una sorta di compromesso tra il settore automobilistico e aerospaziale, un mezzo capace di fondere un’utilitaria a due posti e un piccolo veicolo aereo con decollo e atterraggio verticale.
Altra eccellenza presentata in occasione dell’esposizione piemontese è stata la scenografica Techrules Ren, supercar sostenibile da 1.300 cavalli. Realizzata per lo più in fibra di carbonio, è dotata di una tecnologia elettrica ad autonomia estesa che la contraddistinguono come un vero e proprio bolide ibrido. Per disegnare, produrre e testare il veicolo, l’azienda cinese in questione ha scelto proprio l’Italia.
Non a caso le linee sono state studiate dalla nostra eccellenza e portano la firma di Giugiaro. Vera e propria icona del car design, ha saputo coniugare creatività e cultura ingegneristica a tal punto da diventare uno dei più importanti designer automobilistici di tutto il Novecento. Con il suo genio creativo ha dato forma a più di 200 modelli, ha stretto collaborazioni di un certo spessore e ha persino lasciato il segno su dettagli meno rilevanti ai fini dell’estetica di un’automobile, come nel caso dei modelli disegnati apposta per Vredestein, azienda leader nel settore dei pneumatici, consultabile tra l’altro attraverso l’indirizzo che segue: https://www.specialgomme.com/brands/vredestein.html
Chiudendo i battenti con 700.000 visitatori, la terza edizione della rassegna motoristica ha da subito incoraggiato la macchina organizzatrice a mobilitarsi per il prossimo anno, anche tenendo conto dei feedback di brand e istituzioni, indispensabili per l’evoluzione dell’interno evento. Una cosa è certa: il Parco Valentino tornerà ad ospitare il Salone dell’auto tutto italiano dal 6 al 10 giugno 2018.