Romics, vandalizzato il fumetto satirico sul Duce. CasaPound rivendica

Vandalizzato lo stand del fumetto antifascista in esposizione al Romics. A rivendicare l'azione un esponente della destra neofascista di CasaPound

(www.repstatic.it)

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«Un gruppo di coraggiosi fascisti ha assaltato a Romics lo stand della casa editrice Shockdom scaraventandosi contro inermi e giovanissimi standisti, sfasciando tavoli, lanciando Coca-cola e causando circa 500 euro di danni». Questa la denuncia – resa nota attraverso i social – di Daniele Fabbri, autore insieme a Stefano Antonucci delle strisce satiriche su Benito Mussoloni, in vendita in anteprima al festival internazionale del fumetto. «I danni equivalgono a 1000 euro, ha poi rettificato via Twitter Fabbri». Un esponente della destra neofascista di CasaPound rivendica l’azione. 

IL FUMETTO ANTIFASCISTA - Una aggressione squadrista, come denunciano gli autori il libro sul Duce Quando c’era lui, è ciò che è avvenuto tra padiglioni della Nuova Fiera di Roma, lo scorso weekend. Ad aver acceso l’ira degli assalitori, la rilettura in chiave moderna di Benito Mussolini, immaginato alle prese con i social network e con lo spazio pubblico della contemporaneità.  L’arte della provocazione, o la provocazione nell’arte. Nel fumetto, probabilmente, è possibile ritrovarle entrambe. E non occorre nemmeno sfogliarlo tutto, è sufficiente dare un’occhiata all’immagine di copertina: il dittatore a testa in giù in un saluto romano. Il riferimento alla morte del Duce avvenuta in piazzale Loreto, a Milano, per mano dei partigiani è lampante. Una reinterpretazione che – è evidente – non è stata gradita dai nostalgici del Ventennio.

LA DESTRA NEOFASCISTA – Dalle battute, agli sfottò, ai cinguettii intimidatori, ai fatti. E già perché «Sabato sera abbiamo ricevuto via Twitter delle minacce di querela – dichiarano i fumettisti – domenica pomeriggio lo stand che ospitava i nostri fumetti – e che nel frattempo erano andati esauriti – è stato danneggiato. Non ci sono prove che siano eventi correlati, e quindi non correliamoli, tanto fanno schifo anche presi singolarmente». A legare in qualche modo i due eventi ci pensa la rivendicazione dell’azione. Davide Di Stefano, esponente di CasaPound, coordinatore nazionale di Sovranità e fratello del più noto Simone, candidato alle comunali di Roma con il movimento dei Fascisti del terzo millennio: è lui l’autore del tweet di minaccia, ed è lui l’artefice degli atti di vandalismo a colpi di “manganelli gassati”. A renderlo noto, il video che lui stesso ha pubblicato sulla sua pagina Facebook e le cui immagini mostrano chiaramente gli istanti delle gesta barbariche.

LA REAZIONE DEGLI AUTORI - Ma i due fumettisti non si intimoriscono. Questa la loro dichiarazione rilasciata su Facebook: «Ciao, siamo Daniele Fabbri e Stefano Antonucci, gli autori del fumetto Quando c’era LVI, e abbiamo fatto un fumetto sul fascismo perché pensiamo che in Italia ci sia ancora il problema del fascismo, quindi non siamo stupiti di aver ricevuto delle intimidazioni. Siamo invece sollevati per le modalità dell’aggressione: se nel 2016 si minaccia con le bibite gassate, vuol dire che faremo antifascismo plastificando i fumetti, che è già un progresso di civiltà»

Antonietta Mente

@AntoMente

 

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