
Riconosciuto il diritto d’autore per le foto Facebook. Occhio alle sanzioni
Attenzione, popolo di Facebook, foto e contenuti, anche se postati con impostazione pubblica non possono essere usati senza il permesso dell’utente, è quanto afferma la IX sezione del Tribunale di Roma che ha riconosciuto il diritto d’autore anche per le foto pubblicate sul social network.
CONTENUTI COPERTI DA PROPRIETÀ INTELLETTUALE – Pubblicare foto sul proprio profilo Facebook anche se in modalità pubblica «non comporta la cessione integrale dei diritti fotografici». Per questo è stato condannato un quotidiano che ha pubblicato, senza chiedere il permesso, una foto postata in modalità pubblica. Il Tribunale ha sancito che, una volta pubblicata l’immagine, solo a Facebook è concesso l’utilizzo e la riproduzione senza richiesta di permesso, pertanto l’immagine, anche quella del profilo che appare pubblica per impostazioni, il più delle volte, per essere usata necessita di autorizzazione da parte del proprietario.
#Facebook, il Tribunale di #Roma riconosce il diritto d’autore per le #foto del profilo http://t.co/sTTqhQGYL4 pic.twitter.com/njcTdG7jFl
— Adnkronos (@Adnkronos) 11 Giugno 2015
RISARCIBILE DANNO MORALE E MATERIALE – Il Tribunale ha altresì riconosciuto la risarcibilità del danno morale e materiale. Il caso in questione riguarda un fotografo che aveva scattato alcune foto in una discoteca romana, pubblicandole sulla sua pagina Facebook, le stesse foto erano state poi inserite in un articolo a corredo di un servizio su una testata nazionale e successivamente utilizzate in alcuni servizi televisivi, il tutto senza chiedere il permesso all’autore. Dalla sentenza, si evince che: « la possibilità di utilizzo delle informazioni pubblicate con impostazione ‘Pubblica’ sul social network non costituisce licenza generalizzata di utilizzo e di sfruttamento dei contenuti coperti da diritti di proprietà intellettuale in favore di qualunque terzo che accede alla pagina Facebook. La libertà di utilizzo riguarda esclusivamente le informazioni e non i contenuti coperti da diritti di proprietà intellettuale ».
Serena Prati
@Se_Prati