
Rapolano, finalmente verrà smaltita la “collina dei pneumatici”
Dopo oltre dieci anni, sono iniziati i lavori di smaltimento a Rapolano, da troppo tempo minacciata da una collina formata da 2.700 tonnellate di pneumatici
A Rapolano, in provincia di Siena, da oltre dieci anni al tradizionale paesaggio si è aggiunta un’ingombrante quanto pericolosa collina, composta da ben 2.700 tonnellate di pneumatici, l’equivalente di circa 300mila gomme per vettura. Più che il paesaggio senese insomma, il panorama sembra ricordare la Springfield ideata da Matt Groening, che con la bellezza della Toscana ha veramente poco da spartire. Finalmente però, la battaglia portata avanti dalle associazioni locali e dall’amministrazione comunale sembra aver avuto la meglio, ed oggi è iniziato lo smantellamento di quell’assurdo ecomostro.
IL LAVORO DI ECOPNEUS – Dello smaltimento se ne sta occupando la Ecopneus scpa, una società senza scopo di lucro responsabile principale della gestione del Pfu – pneumatici fuori uso – in Italia, che, fino al termine dell’estate, periodo stabilito per la conclusione dei lavori, si avvarrà della collaborazione di altre dodici aziende. Secondo quanto dichiarato dalla Ecopneus in una nota, grazie al corretto recupero dei Pfu presenti, sarebbe possibile «soddisfare il bisogno energetico di una città grande come Siena per un intero quadrimestre». Per Giovanni Corbetta, direttore generale della società, «il sito di Rapolano, nelle colline senesi, insiste su una delle aree più belle d’Italia e che tutto il mondo ci invidia. Riuscire ad intervenire – ha concluso – significa tutelare la bellezza e la qualità del nostro Paese».
LA GIOIA DEL SINDACO – «Non nascondo tutta la mia gioia e la mia soddisfazione per l’intervento nel sito di Collalto – ha dichiarato il sindaco di Rapolano Terme, Emiliano Spano – che negli anni ha rappresentato uno dei problemi centrali per la nostra comunità. Devo ringraziare l’opportunità che ci ha dato Ecopneus dopo anni di battaglie legali con i proprietari del terreno – ha proseguito – Oggi diamo una svolta a Collalto. In primo luogo dal punto di vista della sicurezza perchè con la rimozione del Pfu si scongiura il rischio più grande, quello di un potenziale nuovo disastro ambientale».
Carlo Perigli
@c_perigli
foto: sienafree.it,