
Questa settimana al cinema: Richard Gere, il magnate e La Frode
Aggiunto da Stefano Gallone il 15/03/2013.
Tags della Galleria Cinema/TV, Cultura e Spettacolo, Primo piano
Tags: buongiorno papà, cinema, colin farrell, Cultura e Spettacolo, dead man down, ethan hawke, film in uscita, il figlio dell'altra, la frode, La scelta di Barbara, Marco Giallini, Noomi Rapace, palestina, Raoul Bova, Richard Gere, settimana, sinister, Susan SArandon
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Torna sullo schermo il divo Richard Gere e lo fa sotto la guida del giovane newyorkese Nicholas Jareki (già stimato documentarista e produttore rispettivamente per The outsider e Tyson) in una settimana carica di interessanti e importanti uscite cinematografiche. La frode (con, oltre allo stesso Gere, Susan Sarandon, Tim Roth, Laetitia Casta, Brit Marling) è, dunque, la pellicola che vuole l’ex ufficiale e gentiluomo protagonista nei panni del magnate Robert Miller alla vigilia del suo sessantesimo compleanno comodamente adagiato sul suo aereo privato in compagnia di tutti i suoi fedelissimi. L’uomo ha tutti i tratti somatici di chi sprigiona dalla propria stessa pelle fama e successo ma, dietro il suo consueto “savoir faire”, è sempre riuscito a nascondere molto bene il suo lato più oscuro. Fino a poco tempo prima, infatti, Miller ha sempre tentato di vendere l’impero finanziario di cui è capo ad una grande banca prima che una vasta serie di frodi e inganni da lui perpetrati negli anni possano venire a galla in tutta la loro lungimirante evidenza. Malgrado l’uomo continui, imperterrito, a nascondere tutta la faccenda finanziaria agli occhi di moglie e figlia, anche una relazione extraconiugale contribuirà a mettere in serie e netta difficoltà tutto l’apparato economico e umano che, di volta in volta, sembra comunque riuscire a trovare un suo equilibrio. Quando, però, il detective Bryer della NYPD comincerà a camminare sulle sue orme, proprio mentre si è ad un passo dalla chiusura della fatidica trattativa, Miller sarà costretto a cercare continue scappatoie per giungere, fin dove possibile, ad un’unica e definitiva soluzione.
Rimanendo negli Stati Uniti ma cambiando notevolmente registro, il sempre bravo Ethan Hawke torna sul grande schermo per vestire i panni di uno scrittore in cerca di riaffermazione, protagonista del thriller-horror Sinister (regia dello Scott Derrickson noto per The exorcism of Emily Rose), con Juliet Rylance, Fred Dalton Thompson, James Ransone, Clare Foley). Dopo aver ottenuto, infatti, un ottimo successo grazie ad un suo libro incentrato su fatti realmente accaduti in ambito di cronaca nera, Ellison Oswalt decide di trasferirsi, assieme a moglie e due figli, in una casa situata in un bosco isolato. Ellison sceglie di andare ad abitare esattamente in quella dimora (non senza dissenso da parte dei familiari) perché, ad insaputa dell’intera famiglia, proprio in quel preciso luogo si verificò, tempo addietro, un orrendo delitto sul quale lui ha scelto di basare in suo nuovo libro. Malgrado lo sceriffo del posto gli doni in consiglio, ripetutamente, l’ipotesi di pensarci bene, rifare le valigie e tornarsene indietro, Ellison è troppo attratto dal desiderio di riottenere il suo successo sfuggito e, per questo, vuole farlo cercando di raggiungere la soluzione del complesso enigma che attanaglia quel luogo da diverso tempo: chi o cosa, dunque, ha letteralmente sterminato un’intera famiglia e dove è finita l’unica bambina che, stando a ciò che si conosce, si sarebbe salvata ma non è stata mai più ritrovata? Nel tentativo di scoprire tutto questo, Ellison trova, in soffitta, dei filmini in Super8 che mostrano quello così come altri spietati e orrendi delitti.
Rientrando nei ranghi europei, segnaliamo almeno un paio di pellicole di sostanziale interesse incentivato, in definitiva, dalla non indifferente portata tematica. Dalla Germania, precisamente, arriva, dunque, La scelta di Barbara (regia di Christian Petzold, con Nina Hoss, Ronald Zehrfeld, Jasna Fritzi Bauer, Mark Waschke), pellicola ambientata durante l’estate del 1980, periodo di divisione nazionale e scenario dentro il quale Barbara, dottoressa trasferita da Berlino in una cittadina di campagna in seguito ad una sua richiesta di visto per l’uscita dalla Germania Est, effettua quotidianamente la sua professione pediatrica mentre il fidanzato, Jorg, tenta di organizzarne la fuga. Barbara, in procinto di tentare nuovamente di battere una via d’uscita, si tiene a distanza dai colleghi ma Andre, il primario dell’ospedale in cui lavora, è interessato a lei non solo da un punto di vista professionale. Ma il giorno della fuga, quasi pronta, si avvicina e Barbara dovrà, appunto, scegliere se restare o sfidare la Stasi che, nel frattempo, stringe sempre di più i denti su di lei.
Dal versante francese, invece, approda nelle sale italiane Il figlio dell’altra (regia di Lorraine Lévy, con Emmanuelle Devos, Pascal Elbé, Jules Sitruk, Mehdi Dehbi), storia di Joseph Silberg, ragazzo israeliano con il sogno di vivere scrivendo canzoni. Ma il servizio di leva che lo obbliga a far parte dell’esercito lo sottopone a delle visite mediche di routine durante le quali, però, scopre che il suo gruppo sanguigno non corrisponde a quello dei suoi genitori. Emerge, dunque, una verità di fondo: Joseph, alla nascita, è stato scambiato con Yacine Al Bezaaz, palestinese dei territori occupati della Cisgiordania. La rivelazione lo sconforta e lo getta nel caos almeno fino a quando le rispettive famiglie, forzatamente entrate in contrasto, non saranno costrette a diventare consapevoli di dover accorciare, per forza di cose, le loro distanze culturali pur di garantire ad entrambi i ragazzi un’identità e, fin dove possibile, un destino.
Di nuovo dagli Usa arriva, poi, il thriller mozzafiato Dead man down (regia di Niels Arden Oplev, con Colin Farrell, Noomi Rapace, Isabelle Huppert, Dominic Cooper) il cui perno è Victor, braccio destro di un boss, Alphonse, obiettivo umano di qualcuno che sta cominciando a duccidere sistematicamente gli uomini della sua gang. Mentre un suo amico, Darcy, anch’egli arruolato nella gang di Alphonse, è ossessionato dal desiderio di scoprire quale sia il volto del killer, Victor incontra e si innamora di Beatrice, misteriosa donna francese che vive con la madre, Valentine, in un palazzo di fronte al suo, ma presto scopre che la stessa Beatrice è rimasta vittima di un crimine e necessita proprio dell’aiuto di Victor per vendicarsi del male subito. Nel segno della vendetta, dunque, Victor e Beatrice escogiteranno un piano malefico per mettere con le spalle al muro chi di dovere.
Quanto al nostro paese di appartenenza, infine, la commedia italiana/italiota sembra essere, per forza di cose, l’unico genere a trovare quasi sempre spazio in sala malgrado i riscontri al botteghino non siano sempre e comunque così confortanti. Questa settimana, allora, è il turno di Buongiorno papà (regia di Edoardo Leo con l’ormai rodato Marco Giallini, Raoul Bova, Nicole Grimaudo e Rosabell Laurenti Sellers ad una conferma dopo la positiva esperienza in Gli equilibristi di Ivano De Matteo), storia del belloccio e sciupa femmine single trentottenne Andrea che, da un giorno all’altro, si ritrova sull’uscio di casa la stravagante diciassettenne Layla in compagnia della sua stessa dichiarazione relativa all’essere sua figlia. Ad accompagnarla, poi, c’è suo nonno Enzo, improbabile ex rockettaro padre della sua prima e fugace conquista giovanile. Entrambi, insomma, avvisano Andrea fin da subito: sono venuti per restare.
Buona visione.
(Foto: movieplayer.it / cinemablog.it)
Stefano Gallone
@SteGallone