Questa settimana al cinema: Johnny Depp è il nativo Tonto in The Lone Ranger

The lone ranger (wikimedia.org)

La locandina del film "The lone ranger" (wikimedia.org)

Perdonate, ma un preambolo è necessario. È di alcune ore fa la notizia che vuole il governo Letta artefice dell’ennesimo taglio alla cultura, in particolare per quanto riguarda il settore dell’audiovisivo cinematografico. Se, infatti, negli anni precedenti si era riusciti con grande fatica a convincere tecnici di sorta a ripristinare un minimo di possibilità in termini di tax credit esterno in sede produttiva (cioè la possibilità data a imprese esterne di investire nel cinema ottenendo, in cambio, considerevoli sgravi fiscali: di gran lunga l’unica via di sopravvivenza alle sovvenzioni statali inesistenti), la notizia tutt’altro che lieta di queste ore vede operare nuovi tagli proprio in merito a questa fondamentale possibilità, provocando di fatto il rinnovato crollo in una situazione di sbando produttivo già in serie difficoltà dal canto suo. Un sentito grazie, dunque, all’onorevole Letta e a tutti i grandi scienziati della politica e dell’economia di cui ha scelto di circondarsi. Grazie, presidente. Grazie davvero. Non lo dimenticheremo.

Ma veniamo ai film in uscita questa settimana, che è meglio.

Non bastava averci rotto definitivamente le scatole nelle vesti di pirata imbecille anche se salvifico nei vari capitoli dei Pirati dei Caraibi (a chi piace…). Ora il buon Johnny Depp ci appioppa anche le sembianze di Tonto (vah, che fantasia e quale sublime intuito creativo!) per l’ennesimo protagonismo espresso da The lone ranger (regia sempre del Gore Verbinski della saga piratesca; con, oltre allo stesso Depp, Tom Wilkinson, Helena Bonham Carter, Armie Hammer), pellicola di rocambolesca avventura basata su John Reid, uomo di legge in rientro nel vecchio west per consegnare alla giustizia il pluriomicida Butch Cavendish. Durante la spedizione, però, suo fratello viene ucciso in un’imboscata mentre John viene salvato proprio da Tonto, un nativo non proprio sveglio e arzillo di comprendonio. I due, quindi, diverranno presto amici e andranno incontro ad avventure da puro botteghino spettacolare. Auguri, qualora ce ne fosse bisogno.

To The Wonder (film-cinema.com)

La locandina del nuovo film di Terrence Malick "To The Wonder" (film-cinema.com)

Un film per il quale invece potreste provare a fare lo sforzo di pagare un biglietto di sala è, malgrado i fischi a Venezia (provenienti soprattutto da un rampo di stampa specializzata che di speciale, in sostanza, ha soltanto una certa ottusità disincantante da vero e proprio cancro terminale) e la tiepida accoglienza italiana, la nuova prova registica del maestro Terrence Malick, vale a dire To the wonder (con Ben Affleck, Olga Kurylenko, Javier Bardem, Rachel McAdams) si pone sugli stessi livelli sublimi ed avvolgenti del precedente premiato capolavoro The tree of life per offrire la sia personale e divinamente sensibile opinione riguardo il concetto stesso di amore, sia terreno che universale. Neil e Marina sono una coppia estremamente unita in un amore profondo, sincero, appassionato e apparentemente intramontabile, almeno fino a quando lei, francese, con la figlioletta di dieci anni, acconsente a trasferirsi negli Stati Uniti per iniziare una vita quanto più serena al fianco del proprio amato. Ma ben presto le cose si complicano: lei, piena di grazia e di sconfinata sensibilità verso l’essenza più pura di tutte le cose, viene a contrastare il suo leggiadro carattere con quello di lui, taciturno, potenzialmente inespressivo ma non per questo meno incline al giusto sopravvivere di un amore vero. Parallelamente, scorrono anche le vicende di Padre Quintana, eccellente parroco di periferia in crisi di identità e di fede, il cui vero respiro si esprime in un concetto di amore che, talvolta, trascende la sofferta assenza divina per concretizzarsi nella pura realtà dei necessari servizi che egli stesso offre al suo prossimo più bisognoso. Prendetene e giudicate pure a vostro piacimento. Ma prendetene. Malick è sempre e comunque merce rara nell’orrore quotidiano.

La scarsezza complessiva delle offerte artistiche più orientate verso il mainstream, in periodo estivo, offre sempre poca cosa rispetto al marasma dei periodi autunnali o primaverili (sale chiudono per le ferie ma, a ben guardare, non c’è poi così tanta gente che può permettersi di farsi un bagno a mare, ormai). Scavando scavando, forse, un certo interesse potrebbe provenire da The east (regia di Zal Batmanglij, con Ellen Page, Alexander Skarsgard, Julia Ormond, Brit Marling), interessante thriller d’azione incentrato su Sarah Moss, geniale e brillante agente privata specializzata in spionaggio, il cui obiettivo primario è sempre e comunque quello di proteggere gli interessi della clientela affiliata all’agenzia di cui fa parte, tutta clientela di alta classe che le affida l compito di infiltrarsi sotto copertura in un collettivo anarchico conosciuto per aver mandato a segno attacchi segreti nei confronti di grosse ed importanti aziende. Vivendo la vita delle persone che spia, dunque, Sarah inizia inaspettatamente ad innamorarsi del leader del gruppo, condizione che cambierà quasi radicalmente tutte le carte in tavola.

Buona visione.

(Foto: wikimedia.org / film-cinema.com)

Stefano Gallone

@SteGallone

Share and Enjoy

  • Facebook
  • Twitter
  • Delicious
  • LinkedIn
  • StumbleUpon
  • Add to favorites
  • Email
  • RSS

Ti è piaciuto questo articolo? Fallo sapere ai tuoi amici

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>

 
Per inserire codice HTML inserirlo tra i tags [code][/code] .

I coupon di Wakeupnews