Puro aroma di Cannabis

Dall’Olanda agli Stati Uniti: legislazione e business del consumo legale di marijuana

di Adriano Ferrarato

Pianta di Cannabis

Pianta di Cannabis

Nel 1457 ad Istanbul, sotto il dominio ottomano, venne aperta la prima caffetteria conosciuta nella storia. La funzione del negozio era quella di intrattenere e socializzare gli avventori mentre consumavano del tè o del caffè e potevano dedicarsi alle letture dei testi sacri del Corano. Poco più di quarant’anni dopo alla Mecca furono costruiti altri locali di questo tipo, con l’intento di aprire al loro interno dibattiti di discussione politica tra la clientela.

In Europa la prima apparizione delle caffetterie è stata a Venezia, nel 1645, mentre è del 1650 l’apertura della prima coffee house londinese. Con il passare dei secoli, le caffetterie hanno svolto diversi ruoli legati alla società, sia come luoghi di aggregazione politica o di discriminazione sociale (riservate alla nobiltà). Attualmente la connotazione più diffusa è quella di tipo letterario e culturale: gli appassionati di una vecchia e famosa serie televisiva, “Dawson’s Creek” , ricorderanno il personaggio di Josephine Potter mentre si reca in una coffee house per assistere alla presentazione di un libro.

In Olanda però le cose hanno assunto un percorso diverso: siamo negli anni settanta ed è il periodo della moda Hippie, dedita all’amore libero e soprattutto al gratuito e libertino consumo di cannabis.

E’ ad Amsterdam che allora sorge il “Mellow Yellow”, il primo coffee shop dove si poteva fumare liberamente erba in quantità tollerabili. Un fenomeno che è proseguito poi negli anni Ottanta, quando questo nuovo tipo di business ha preso largamente piede.

Il problema di questi locali in Olanda dove il consumo di marijuana è previsto e accettato, è sempre stato all’ordine del giorno soprattutto a causa della pressione dei paesi internazionali impegnati nella più vasta guerra contro la diffusione della droga nel mondo. A seguito delle continue richieste delle comunità internazionale, in Olanda venne introdotto l’ “Hit Teams”, uno staff speciale impegnato nei controlli dei coffee shop,per  rilevare anomalie e abusi di esercizio nella vendita di stupefacenti, con il potere di multare o revocare le licenze  ai negozianti e far chiudere i locali. L’effetto è stato devastante perché dagli anni Novanta ad oggi, la metà di questi  ha chiuso i battenti.

Un Coffee Shop
Un Coffee Shop

In Olanda il consumo di droghe leggere è prerogativa soprattutto dei molti turisti che frequentano i Paesi Bassi, in particolar modo i ragazzi, tra cui anche italiani, che colgono l’occasione di una vacanza per fumare liberamente lontano dalla propria casa. Non è un caso che proprio di recente, per evitare questa fuga in terra straniera per l’utilizzo di cannabis, il governo abbia deciso di limitare l’accesso ai coffee shop solamente ai cittadini olandesi. Un provvedimento che farà molto discutere e che ha già creato problemi con il vicino “cliente” dello Stato del Belgio.

Se però all’occhio di tutti sembra che i bei tempi siano finiti e che la liberalizzazione della droga leggera resti più un  mito che una possibilità concreta, in realtà i coffee shop continueranno ad esistere. E non solo in Olanda. In Oregon infatti ha appena aperto il primo coffee shop autorizzato alla vendita di marijuana negli Stati Uniti. L’erba potrà essere venduta solo a scopo terapeutico e dietro prescrizione su ricetta medica. Anche se il locale avrà accesso riservato (in particolare al gruppo Nomi, che si batte per la legalizzazione delle droghe leggere) si tratta del primo luogo in suolo americano a mettere a disposizione la sostanza. Bisognerà ora vedere quanti certificati medici falsi utilizzeranno gli avventori quando si presenteranno ai battenti del locale.

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Una risposta a Puro aroma di Cannabis

  1. avatar
    pettine 30/11/2009 a 13:29

    è ora di finirla con questa ipocrisia!! ci vorrebbero i coffee shop pure in italia per togliere alla mafia il monopolio della droga!

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