
Processo Mills: Pm chiede 5 anni per Berlusconi
ROMA - È una «persecuzione giudiziaria, una operazione di diffamazione senza limiti che ha fatto del Tribunale di Milano un tribunale speciale che vuole far fuori Berlusconi dalla politica e distruggerlo come persona»: così Silvio Berlusconi, ospite de La Telefonata di Belpietro, su Canale 5, reagisce alle domande del giornalista sul processo Mills.
«Tutte le prove dimostrano il contrario – ha poi proseguito – perché mai avrei dovuto ringraziare e compensare un signore che proprio per le sue deposizioni è stato determinante per due condanne in primo grado; perché – ha continuato – avrei dovuto pagare seicento milioni di dollari a chi aveva testimoniato contro di me, tutto questo fa a pugni con la logica e le stesse dichiarazioni di Mills».
Cinque anni di carcere per l’ex Premier sono stati chiesti, infatti, oggi dal pm di Milano Fabio De Pasquale. La richiesta del pm di condannare Berlusconi a 5 anni è arrivata al termine della sua requisitoria, iniziata sabato scorso e ripresa questa mattina. De Pasquale ha ribadito che «c’è certezza, al di là di ogni ragionevole dubbio, della colpevolezza dell’imputato».
Berlusconi è accusato di corruzione in atti giudiziari per aver versato i 600 milioni di dollari all’avvocato inglese in cambio di dichiarazioni reticenti nei processi per la Guardia di finanza e All Iberian.
De Pasquale nella sua requisitoria al processo Mills a carico di Silvio Berlusconi, ha parlato di “difesa falsificata“. Il pm ha detto ai giudici che è stata creata «una fittizia sequenza di carte per sostenere la tesi” che i 600 mila dollari, ritenuti il “prezzo della corruzione», provenivano dall’armatore Diego Attanasio.
Natalia Radicchio
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