Processo breve in aula, è caos. Il Pd insulta Fini
ROMA - Oltre 160 votazioni da portare a termine e un voto finale sul processo breve che, secondo il leghista Marco Reguzzoni, potrebbe arrivare in tarda serata. Questa la giornata di oggi della Camera dei Deputati, iniziata con i toni infuocati del Pd che ha duramente attaccato il presidente Fini, reo di non aver concesso un ulteriore ampliamento dei tempi a disposizione dell’opposizione.
La Camera dei Deputati (sordionline.com)
Roberto Giachetti, esponente Pd, ha accusato Gianfranco Fini: «Da quando è sotto attacco di Pdl e Lega che chiedono le sue dimissioni, lei è il peggior presidente della storia». Pierferdinano Casini, leader Udc, ha preso le difese di Fini: «Sono allibito dalle parole del tutto incongrue di Giachetti contro il presidente: se avevo qualche dubbio sulla sua terzietà, ora ogni dubbio è svanito. Qui ciascuno vuol tirare il presidente dalla sua parte, ma il presidente non si difende solo quando fa le cose che piacciono».
Gianfranco Fini aveva respinto la richiesta della minoranza di un ulteriore ampliamento dei tempi a disposizione, “applicando rigorosamente le norme regolamentari e alla luce della pronuncia della Giunta del Regolamento”. «Diversi precedenti delle passate legislature – ha detto ancora Fini – dimostrano come, una volta esaurito il contingentamento, si debba passare direttamente alle votazioni senza dichiarazioni di voto dei Gruppi che abbiano esaurito i tempi, né interventi a titolo personale. Sarà comunque garantito un tempo di dieci minuti a ciascun Gruppo per la dichiarazione di voto finale».
Ieri sera aveva generato malcontento in aula la decisione di Rosy Bindi, presidente di turno, che aveva concesso interventi a titolo personale di 15 secondi ciascuno, sebbene i tempi per gli interventi a titolo personale fossero stati esauriti. In tal modo, sempre secondo il leghista Reguzzoni, il tempo a disposizione dell’opposizione è passato da 8 a 16 ore.
Redazione
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