Primarie del centro-sinistra, si vota domenica 25 novembre

I fantastici 5 si sfidano per il ruolo di candidato premier del centro sinistra

Sul sito ufficiale sono state definite Primarie Italia bene comune, ma per i più sono le primarie del Partito Democratico. Entrambi le denominazioni nascondono però la realtà: il voto che interesserà, secondo gli ultimi dati, almeno un milione di potenziali elettori – cittadini italiani con più di 18 anni e immigrati regolari preventivamente registrati – sono estese, per la partecipazione del governatore della Puglia Nichi Vendola, all’intero schieramento della sinistra italiana.

I partecipanti, così come da composizione dell’unico confronto avvenuto lo scorso lunedì 12 novembre e trasmesso dal canale satellitare SkyTg24, sono infatti cinque:

Pier Luigi Bersani, già segretario del Partito Democratico

Matteo Renzi, sindaco di Firenze

Nichi Vendola, presidente della regione Puglia

Bruno Tabacci, deputato ed ex presidente della regione Lombardia (1987-1989)

Laura Puppato, consigliere regionale in Veneto

L’età media dei cinque candidati è di 54 anni e 4 mesi, con Matteo Renzi il più giovane (37 anni) e Bruno Tabacci il più anziano (66 anni). Laura Puppato è l’unica donna che è riuscita ad ottenere le firme necessarie per risultare candidata.

Vediamo insieme i meccanismi di registrazione per il voto, e le modalità di svolgimento dell’elezione:

Pre-registrazione - Per favorire un afflusso regolare e meno caotico possibile alle urne, il comitato promotore delle primarie ha aperto, già da inizio mese, il sito internet Italia. Bene Comune  attraverso il quale è fatto possibile, alle categorie di persone già citate, di registrarsi per accedere al voto del 25 novembre. Dopo aver sottoscritto l’appello Italia.Bene Comune è possibile procedere alla registrazione vera e propria: tessera elettorale alla mano, si dovranno inserire dati anagrafici, telefono, e seggio elettorale di appartenenza (può essere trovato nel secondo riquadro della tessera elettorale, in basso a destra).

Al termine della procedura, che non richiede più di un minuto, si può completare la registrazione e stampare il modulo. Con questo, ci si reca nella sede del Partito Democratico di competenza territoriale (nel sito internet succitato c’è la possibilità di scoprire la sede più vicina), il quale, a fronte del pagamento di una quota di partecipazione di almeno 2 euro, e della presentazione sia del modulo che del documento d’identità, rilascerà il certificato di “elettore della coalizione di centro-sinistra”.

Grazie a questo certificato elettorale, domenica dalle 8 alle 20 sarà possibile recarsi nei seggi elettorali del partito ed esprimere la propria preferenza.

Modalità del voto - A ogni elettore verrà fornita una scheda, con i nomi dei cinque candidati, sulla quale andrà indicata una sola preferenza. Al termine delle operazioni di voto, si procederà allo scrutinio. Qualunque candidato superasse il 50% + 1 delle preferenze espresse, risulterebbe vincitore già al primo turno. Qualora invece nessuno dei candidati superasse detta soglia, i due più votati accederebbero al ballottaggio, domenica 2 dicembre.

Ballottaggio - Con il tagliando che accerta la partecipazione al voto del 25 novembre, l’elettore verrà chiamato al ballottaggio per votare tra i due candidati più votati al primo turno. Qualora non si sia potuto partecipare al voto del primo turno, l’eventuale interessato a partecipare al ballottaggio dovrà dimostrare l’impossibilità di essersi recato al seggio. A questo, dunque, verrà rilasciato un certificato di elettore equipollente a quello usato per l’accesso al primo turno delle elezioni.

I favoriti 

Non vi è dubbio alcuno, sia utilizzando i sondaggi che molte trasmissioni e quotidiani riportano ormai con cadenza giornaliera e sia facendo ricorso al buon senso, che la vera partita si giocherà tra Bersani e Renzi. Vendola potrebbe fungere da elemento di disturbo, contando su uno zoccolo di voti tra il 12 e il 15%, mentre Puppato e Tabacci, insieme, non raggiungerebbero il 15%. Nelle ultime ore è apparsa l’eventualità di una vittoria di Bersani già al primo turno, ma ciò non sembra essere possibile. Nel caso di ballottaggio tra segretario e sindaco fiorentino, l’eventuale “spartizione” dei voti dei tre sconfitti sarebbe decisiva per le sorti del voto del 2 dicembre, e in questo caso le chance di Renzi potrebbero essere ridotte, vista la linea anti-rottamazione assunta da una fetta sempre più consistente del partito.

Stefano Maria Meconi

@_iStef91

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