Pioggia di fuoco sulla Libia: lanciati 110 missili. E Gheddafi minaccia il Mediterraneo

LIBIA- (Fonte ANSA) Ha inizio l’operazione “Odissea dell’alba” per distruggere la contraerea libica, alla quale partecipano Usa, Francia, Gran Bretagna e Italia. Per primi partono aerei francesi verso Bengasi. Bombardamento con missili Cruise su Tripoli lanciati da 25 fra navi da guerra e sottomarini dislocati nel Mediterraneo. La base di Capodichino coordina l’intervento. Decine di morti, migliaia di persone in fuga, ma gli insorti dichiarano che la città è ancora in mano loro.
A Tobruk, intanto, la città fa festa alla notizia dell’attacco francese. Gheddafi minaccia Sarkozy e Cameron: “Ve ne pentirete”. Berlusconi: “I missili libici non sono un pericolo per l’Italia: è difficile che regime di Gheddafi possa continuare dopo quello che è accaduto”.  Ma il colonnello libico minaccia di attaccare “obiettivi civili e militari” nel Mediterraneo, divenuto, per il rais, “un vero campo di battaglia”. Rivolgendosi ai libici, Gheddafi ha detto loro di armarsi per la “rivoluzione”, per poi non esitare a lanciare un appello ad africani, arabi, latino-americani e asiatici perché rimangano al fianco del popolo libico contro il nemico.
L’Italia sta fornendo un importante supporto logistico attraverso la messa a disposizione della coalizione di ben sette basi militari. Secondo fonti del Pentagono, sono almeno 110 i missili da crociera Tomahawk lanciati su una ventina di obiettivi sensibili del Colonnello. I primi missili contro le forze governative li hanno lanciati i jet francesi alle 17:45: centrati in pieno i bersagli, quattro carri armati di Gheddafi.
Il via libera all’attacco militare è giunto dal vertice di Parigi con Onu, Ue, Usa e Paesi arabi, che ha dato il via ai caccia della coalizione internazionale per imporre con la forza il rispetto della risoluzione del 1973 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che prevede una no-fly zone rafforzata contro le truppe di Gheddafi e l’immediato cessate il fuoco per proteggere la popolazione civile.
Berlusconi ha annunciato che per il momento l’Italia mette a disposizione solo le basi militari ma ha aggiunto che se sarà necessario parteciperà anche ai raid aerei e ha assicurato che non esiste un pericolo di ritorsione missilistica verso lo stivale. “Il maggior coraggio è a volte la cautela” è, invece, il pensiero di Umberto Bossi di fronte ai bombardamenti in Libia.

Redazione

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