Pericolo Grecia, si va a nuove elezioni. E l’Europa torna a tremare

Nulla di fatto per l'elezione del presidente della Repubblica in Grecia, si va al voto anticipato per il nuovo governo. E i mercati già soffrono

greciaNessun nuovo presidente della Repubblica per la Grecia al terzo voto e il Paese ellenico, come scritto nella Costituzione, andrà al voto per eleggere il nuovo governo dopo lo scioglimento del Parlamento. C’è già una data per le elezioni, il 25 gennaio, come anche è già crescente la preoccupazione in tutta Europa. Un’ulteriore instabilità politica del Paese mette infatti a rischio il cammino di ripresa di tutto il continente.

NO AUSTERITY, SYRIZA PUNTA ALLA VITTORIAKarolos Papoulias non ha dunque avuto un successore. Il candidato più gettonato, Stavros Dimas, ha raccolto solo centosessantotto voti, lontani dai centottanta minimi necessari per l’elezione a presidente della Repubblica. Un blocco totale sulla politica della Grecia che adesso, dopo tre tentativi falliti, torna alle elezioni governative e vede l’uscente presidente del Consiglio Antonis Samaras sconfitto per l’appoggio a Dimas. Perché l’Europa deve osservare con attenzione questa rapida evoluzione dei fatti politici greci? Perché nei sondaggi elettorali già avviati, a giocarsela con il centrodestra di Samaras è salito il partito di sinistra, Syriza, in netto contrasto con le politiche di austerity dell’Unione Europea e deciso, in caso di vittoria, a eliminare una fetta enorme del debito greco, circa trecento miliardi di euro.

INCUBO BORSE – I segnali, del resto, erano già arrivati dagli ultimi dati registrati in Borsa: ben l’8% di flessione è stato registrato alla Borsa di Atene prima del terzo e decisivo voto per l’elezione del presidente della Repubblica, salito ad oltre il 10% a voto avvenuto. Uno scossone per l’intera economia europea, e le parole di qualche giorno fa – in attesa del voto definitivo – di Wolfgang Schauble, ministro delle Finanze tedesche, raccontavano già molto sugli scenari in caso di elezioni anticipate: «Chiunque sarà eletto in Grecia dovrà rispettare gli impegni presi dai precedenti governi». Un messaggio che sarà anche arrivato a Syriza ma il partito in lotta per la vittoria in Parlamento pare schierato decisamente contro.

greciaL’EUROPA O IL CAOS: BENVENUTO 2015 – L’anno nuovo è ormai alle porte e la certezza di queste ultime ore, dopo l’ultimo fallito tentativo di elezione del presidente della Repubblica in Grecia, è che inizierà con le preoccupazioni di un’accelerata della crisi. Nonostante le elezioni anticipate, Samaras si dice sicuro di una rielezione che porti a una rapida e decisiva ricompattazione del tessuto politico e sociale del Paese. «Sono sicuro che vinceremo noi», ha già ripetuto l’ormai ex premier in televisione, ripetendo fino all’ossessione il messaggio che, a suo modo di vedere, deve far riflettere il popolo greco: «Noi o loro, l’Europa o il caos».

SCENARI CONTINENTALI - Va da sé che pur immaginando scenari non apocalittici in caso di vittoria della sinistra, si assisterebbe all’immediata formazione di uno scontro decisivo, forse il più importante anche dall’inizio della crisi economica, tra la politica europea e una’opposizione netta, non solo a parole ma anche nei fatti. Syriza al potere, da qualsiasi parte la si voglia leggere, creerebbe certamente dinamiche di tensione sociale in tutta Europa con rimandi pratici immediati all’economia greca e poi continentale. Con conseguenze che non possono lasciare tranquilli, neppure i più ottimisti.

Gian Piero Bruno

@GianFou

foto: controlacrisi.org, ilghirlandaio.com

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2 Risponde a Pericolo Grecia, si va a nuove elezioni. E l’Europa torna a tremare

  1. avatar
    VAl 29/12/2014 a 17:50

    Perchè non lo dici che sei un giornalista prezzolato, Syriza non antieuropeista, al contrario, ma chiede una politica di sviluppo sociale, che al contrario di BCE, FMI ed Euromerkel, dia spazio a politiche sociali ( sanità, istruzione, ecc).
    Certo con Syriza al potere non vederemo più pezzi importanti dello stato ( che è proprieta dei cittadini) svenduto ai soliti gruppi di potere, ovvero quelli che ti pagano

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  2. Pingback: Grecia, corsa al bancomat: la paura fa 2,5 miliardi - StopEuro.org

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